Berlusconi: "FI non accoglierà i traditori"

Il leader di Forza Italia: "Io di nuovo in campo? Dal campo non sono mai uscito. L'unità dei moderati sono io"

Berlusconi: "FI non accoglierà i traditori"

"Forza Italia non accoglierà nessuno di quelli che hanno tradito il popolo di centrodestra, andando a sostenere i governi di sinistra". Ad assicurarlo è Silvio Berlusconi ospite di In Onda su La7. "Poi, se rientrano nel centrodestra fondando un loro movimento, bene, più è vasto il centrodestra, più ci consentirà di vincere le elezioni", è il ragionamento dell'ex premier. Che poi suona la carica: "Io di nuovo in campo? Dal campo non sono mai uscito. Qualcuno mi ha attribuito sette vite come i gatti...io invece auguro ai gatti, da animalista, di avere quante vite quante ne ho io".

"Il Nazareno è morto da molto tempo, non per colpa nostra ma per colpa di qualcun altro. Quanto ai nostri alleati, sono cambiati un poco, ma noi siamo insieme dal 1994 e da allora vinciamo insieme, mentre perdiamo quando siamo divisi. L'unità dei moderati sono io", ha continuato il Cav. Che poi ha spiegato: "I moderati sono la maggioranza degli italiani. Se riuscissimo ad essere insieme avremmo la certezza di vincere le elezioni".

"Il numero che risulta a me per FI è il 14,8%. Se guardiamo l'apprezzamento dei singoli leader si dà a me il 26%. Quindi c'è un distacco tra FI e Silvio Berlusconi. Io do la causa al fatto che FI è da molto tempo in campo, si sono fatte tante chiacchiere e spesso vanno in televisione delle persone che non suscitano l'interesse degli spettatori. Credo che FI vada ampiamente rinnovata. Voglio presentare agli elettori una Forza Italia molto molto nuova". E i vecchi esponenti del partito? "Sanno tutti che si va verso un rinnovamento. Sono gli elettori a chiedere che in campo vadano imprenditori ed esponenti della società civile. Non esponenti della politica me che abbiamo dimostrato sul campo di saperci fare".

Migranti e colpe Ue

"Gheddafi era una persona leale. Il 31 agosto in Libia era il Giorno della vendetta verso l'Italia, con me è diventato il Giorno dell'amicizia. Un leader europeo si porta sulla coscienza l'abbattimento di Gheddafi e la guerra tra 105 tribù. Tutti questi migranti non arrivavano perché Gheddafi presidiava le coste con 6mila militari. Oggi l'Italia in politica estera non conta nulla. Prima con me contava davvero, grazie alla mia amicizia con Bush e Putin", ha osservato il leader FI.

Il Cav poi ha tuonato: "In questo momento siamo sotto una dittatura fiscale, giudiziaria e burocratica, alle quali dobbiamo ribellarci. Bisogna ritornare ad avere un governo di uomini capaci".

Berlusconi poi ha parlato anche della vicenda di Marcello Dell'Utri: "Penso sempre a lui, è insopportabile avere ancora in carcere un italiano modello". Poi ha rivelato: "Ho avuto una piacevole colazione con Sorrentino.

Gli ho fatto i complimenti per l'Oscar e avendo saputo che aveva chiesto ad alcuni proprietari delle ville di Porto Rotondo se poteva girare qualche scena da loro gli ho detto: "Ma guardi che non c'è nessuna obiezione da parte mia se vuole portare le sue telecamere ad Arcore o nel mio parco di Porto Rotondo". Paura di un film contro? "Non ho avuto questa impressione parlando con lui. E poi non credo che in un momento di popolarità aumentata nei miei confronti sia conveniente fare un film contro di me".

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