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Berlusconi: "Dal governo solo tasse e manette"

Il Cavaliere boccia la manovra "tasse e manette" del governo: "Non porta a una svolta economica". E lancia l'idea di un tetto massimo alle tasse che lo Stato può chiedere

Berlusconi: "Dal governo solo tasse e manette"

"Due sole parole, tasse e manette". Silvio Berlusconi boccia su tutta la linea la manovra economica che sta prendendo forma a Palazzo Chigi.

"Il governo delle quattro sinistre va avanti per la sua strada, senza curarsi dei drammatici problemi del Paese", dice il Cavaliere al Tg2, ricordando i problemi dell'Italia: "La crescita è a zero, siamo il fanalino di coda dell'Europa. Il lavoro è un dramma per i giovani che non lo trovano e per gli adulti che lo perdono. Proprio oggi l'associazione dei costruttori edili ha denunciato che in Italia ci sono 749 opere bloccate, quindi investimenti pari a 62 miliardi. Sono ferme scuole, ospedali, strade e anche opere per la messa in sicurezza del suolo, come a Sarno, dove ci fu la tragica frana 20 anni fa". E si chiede: "Qual è la risposta del governo rosso-giallo? Nuovi debiti, ma nulla per la crescita, nulla per l'occupazione. Due sole parole, tasse e manette".

Il leader di Forza Italia spiega infatti come da una parte arrivino "nuove tasse a raffica, sulla casa ma anche sull'acqua nelle bottiglie di plastica, sulle bibite zuccherate, persino sulle vincite alle lotterie" e dall'altro "la giusta lotta all'evasione fiscale viene trasformata in una vera persecuzione ai danni di alcune categorie di contribuenti".

Per questo gli azzurri chiedono "di fissare un tetto massimo alle tasse che lo Stato può chiedere a ciascuno di noi, un tetto scritto in Costituzione, e che diventa quindi inviolabile". "Stiamo raccogliendo le firme sulla nostra proposta in tutt'Italia e i cittadini rispondono con entusiasmo", ha spiegato ancora Berlusconi, "Questo dimostra quanto l'oppressione fiscale sia sofferta dagli italiani. Insieme all'oppressione burocratica e a quella giudiziaria, sono i mali che vogliamo spazzare via, sbloccando i cantieri e facendo ripartire l'Italia".

Il Cavaliere ha parlato anche dell'unità del centrodestra: "Noi siamo in Italia i soli coerenti e orgogliosi eredi delle grandi tradizioni politiche dell'Occidente democratico", ha sottolineato, "Con Matteo Salvini e Giorgia Meloni c'è unità vera, non un accordo di potere. L'unità del popolo del centrodestra, che noi chiediamo da sempre, è scritta nel cuore degli italiani: ce lo ha ripetuto con forza pochi giorni fa il meraviglioso popolo di piazza San Giovanni". E ha ricordato come "ormai tutte le elezioni regionali, europee, amministrative, dimostrano che il centrodestra è la maggioranza naturale degli italiani, che ha il diritto-dovere di governare".

Centrodestra che si prepara a partire all'assalto anche di Roma: "Chiunque ami Roma e l'Italia non può non vedere l'urgenza di una svolta: quando sarà il momento, sceglieremo insieme, senza pregiudizi di

partito, la persona più adatta a vincere, ma soprattutto la più adeguata al difficile compito di governare Roma come merita, portandola fuori dalla tremenda crisi in cui è sprofondata. Ho un nome, ma non lo dico".

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