Berlusconi: "Con Lega e Fdi c'è un programma condiviso"

Il Cavaliere serra i ranghi, "ma è prematuro parlare del candidato premier". "Uscire dall'eurozona? Troppi rischi"

Berlusconi: "Con Lega e Fdi c'è un programma condiviso"

"Con i nostri alleati c'è un programma comune sul quale concordiamo al 95%, anche per quanto riguarda il nostro rapporto con l'Europa e sui temi dell'immigrazione". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Libero, spiegando di non essere "preoccupato della tenuta della nostra coalizione".

Il Cavaliere serra quindi le fila con Lega Nord e Fratelli d'Italia, fa un bilancio del 2016 e anticipa i temi del 2017, almeno per quanto riguarda il campo del centrodestra, non nascondendo di sperare in una riabilitazione piena da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo. "Prematuro", però, parlare del futuro candidato premier: "Sono convinto che ricompattare il centro sia indispensabile, ma questo non può avvenire attraverso accordi di palazzo con membri della nomenclatura politica privi di appoggio popolare", spiega. "Ci rivolgeremo soprattutto a persone credibili, non a mestieranti del palazzo", aggiunge, lanciando una frecciatina a Alfano e Verdini.

Poi attacca la legge elettorale proposta dal Pd. "Spero che il Partito Democratico abbia acquisito la consapevolezza che le forzature non portano bene, con il Mattarellum, in un sistema tripolare, il vincitore delle elezioni sarebbe quasi casuale; se ci sarà il proporzionale saranno gli italiani a decidere con il voto se vi sarà un unico vincitore, o se si dovrà ricorrere ad una coalizione".

Berlusconi, infine, confessa di avere "molti dubbi sull'euro" e soprattutto sul suo cambio con la lira. Ma frena sull'ipotesi di uscire dall'eurozona, perché ciò "rischierebbe di esporre il nostro paese ad altri rischi. Una via d'uscita proposta da diversi economisti potrebbe essere quella della doppia circolazione monetaria, cioè una moneta nazionale che affianchi e non sostituisca l'Euro", come le AM-Lire nel dopoguerra.

"Quanto al referendum non sono contrario in linea di principio, ma si tratta di una materia tecnicamente molto complessa. Dovrebbe essere il Parlamento ad occuparsene, tenendo conto delle esigenze e degli interessi degli italiani".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica