Silvio Berlusconi osserva con attenzione e con preoccupazione quanto sta accadendo in Libia. Le truppe di Haftar stanno marciando verso Tripoli mettendo a rischio i deboli equilibri del Paese. E così il leader di Forza Italia proprone la sua soluzione a questa crisi libica che rischia di far sprofondare il Paese in una guerra civile: "Assistiamo con grande preoccupazione all'involuzione della situazione in Libia, che rischia di tramutarsi in una crisi molto grave con conseguenze drammatiche sulle due sponde del Mediterraneo. Un nuovo conflitto causerebbe nuove perdite di vite umane e distruzione in un Paese già stremato da quasi un decennio di guerre. E' quindi necessario che l'Unione europea intervenga facendosi carico di un problema geopolitico di portata continentale per contribuire all'individuazione e al raggiungimento di una soluzione pacifica e democratica per la Libia".
Il Cavaliere poi ricorda quanto accaduto già nel 2011 con la caduta di Gheddafi: "Come nel 2011, quando cercammo di opporci all'iniziativa francese, riteniamo che un intervento armato debba essere evitato ad ogni costo. Senza elezioni libere e democratiche, senza uno Stato di diritto, la Libia sarà -conclude l'ex premier- sempre un pericolo per la stabilità del Mediterraneo che è il confine meridionale dell'Europa".
Il Cavaliere dunque chiama in causa l'Europa e vede nelle istituzioni di Bruxelles un attore di rilievo nelle trattative diplomatiche per evitare una escalation di violenze in un Paese che si trova di fatto di fronte all'Italia. L'instabilità in Libia infatti potrebbe avere anche conseguenze sul nostro Paese, soprattutto sul fronte dell'immigrazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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