"Sono molto preoccupato per l’egemonia dei grillini sulla politica economica", dice Silvio Berlusconi in un’intervista al Mattino. Il leader di Forza Italia spiega che i rischi sono la chiusura dell’Ilva, la rinuncia alla Tav e alla Tap. "Una forza politica di centro-destra - aggiunge - non può avallare politiche contro l’impresa e il lavoro. Mi auguro che Salvini se ne renda presto conto". Secondo Berlusconi, dopo le elezioni, "nell’agenda del governo Conte il Mezzogiorno è scomparso, come era scomparso all’epoca dei governi del Pd. Il reddito di cittadinanza rimane una costosa illusione, la realtà sono i posti di lavoro dell’Ilva che rischiano di scomparire".
Berlusconi prosegue ricordando che "l'ultimo governo che mantenne il livello di disoccupazione in Italia sotto la media europea fu anche l'ultimo governo scelto dagli italiani, il nostro. Da allora, soprattutto al Sud, il dramma disoccupazione si è aggravato sotto i governi della sinistra, e si sta aggravando ancora grazie alle politiche dei Cinquestelle. Il cosiddetto 'decreto dignità', pervicacemente voluto da Di Maio, farà perdere ancora altri posti di lavoro".
Il Cavaliere sostiene che il suo partito è in condizione "migliore di come viene dipinto dai nostri avversari" e che è stato "dato il via a un profondo rinnovamento", processo che "continuerà nei prossimi mesi con la demcorazia dal basso, i congressi di Forza Italia dei giovani e i congressi provinciali e comunali per la scelta dei dirigenti locali".
"Conte? Da Trump solo simpatia"
"Da molto tempo - osserva Berlusconi - ripeto la necessità di tornare allo 'spirito di Pratica di Mare' nelle relazioni internazionali, ma per il momento mi sembra molto prematuro il
paragone con quello che fece il mio governo per portare a uno storico accordo tra Stati Uniti, Russia, Europa.
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