L'amarezza e il dispiacere per gli attacchi personali subiti da persone a lui un tempo fortemente legate. La convinzione che più che uno scontro politico sia in corso soprattutto una «lotta per il potere e per le liste». Ma anche l'indicazione di continuare a perseguire una svolta innovatrice, anche generazionale, che possa portare alla rigenerazione di Forza Italia. Una svolta che, proprio nella compilazione delle liste alle Regionali, avrà i suoi primi effetti concreti.
Silvio Berlusconi continua a seguire a distanza - il presidente di Forza Italia non dovrebbe venire a Roma questa settimana, rimanendo a Villa Certosa - lo scontro pugliese che ieri ha prodotto nuove scintille. La sua speranza è che possa prevalere il buonsenso e si eviti il muro contro muro a oltranza. Il messaggio, però, è di non indietreggiare. Nonostante i rapporti tra le parti siano decisamente logorati, Forza Italia ha proposto a Raffaele Fitto una mediazione. L'europarlamentare pugliese vorrebbe ottenere spazio per 15 suoi candidati: 8 consiglieri regionali uscenti e 7 new entry . Il compromesso a cui Luigi Vitali sta lavorando prevederebbe un totale di 11 posti per Fitto: 6 uscenti e 5 «nuovi». Il problema è la variabile rappresentata dal candidato governatore Francesco Schittulli diventato ormai di fatto il candidato di Fitto. Una situazione che rischia di togliere forza contrattuale a Forza Italia che inizia a ragionare sulla possibilità di presentare un altro candidato, ipotesi obiettivamente difficile da praticare a poche settimane dal voto.
La linea dell'europarlamentare pugliese - che oggi attorno alle 18 riunirà a Roma i rappresentanti della sua componente, quella dei «Ricostruttori» per fare il punto sul da farsi - resta quella del «no» a ogni proposta di mediazione. «Sarebbe suicida escludere chi ha consenso» spiega. «Si lasci campo libero a una aperta competizione basata sul consenso. Si consenta agli elettori di scegliere all'interno di liste forti e competitive. Ma eliminare preventivamente qualcuno (colpevole, magari, di avere troppo consenso) è una mossa politicamente suicida. Gli elettori chiedono una offerta politica rinnovata, e un centrodestra serio e credibile». Fitto dovrà decidere cosa fare in Puglia, ma anche in Veneto (a sostegno di Flavio Tosi) e in Campania, dove la maggior parte dei fittiani è comunque pronta a sostenere il bis di Stefano Caldoro, nonostante Vincenzo D'Anna abbia annunciato di essere pronto a sostenere il candidato del Pd, Vincenzo De Luca.
Sullo sfondo si continua a ragionare sulle candidature ancora da definire. Per le Marche riprende quota l'ex Pd Gian Mario Spacca, mentre in Toscana dove Forza Italia correrà da sola, il candidato più probabile è Stefano Mugnai, consigliere regionale protagonista, insieme a Giovanni Donzelli, nelle battaglie contro la sanità regionale e lo scandalo del Forteto. Un cauto ottimismo circola anche per la partita dell'Umbria. Sullo sfondo si avvicina la definizione dell'ultimo strascico legato al processo Mediaset. Entro i primi giorni della prossima settimana arriverà il provvedimento del tribunale di Sorveglianza di Milano chiamato a decidere se dichiarare o meno estinta la pena di Berlusconi.
Domani si terrà l'udienza durante la quale, senza il contraddittorio tra le parti, si valuteranno le relazioni, in particolare dell'Uepe e dell'Istituto Sacra Famiglia. Entro 5 giorni verrà depositata la decisione che dovrebbe chiudere definitivamente il caso. A questo punto Berlusconi per legge sarà libero, potrà riavere il passaporto e quindi recarsi all'estero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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