Quirinale 2015

Italicum, faccia a faccia Cav-Renzi "Non si è parlato di Quirinale"

Al centro del colloquio, l’iter delle riforme. Guerini: "Abbiamo ribadito a Fi la nostra posizione sulla legge elettorale". Gotor: "29 senatori contro i capilista bloccati"

Italicum, faccia a faccia Cav-Renzi "Non si è parlato di Quirinale"

Silvio Berlusconi è arrivato intorno alle 10:50 a Palazzo Chigi per incontrare Matteo Renzi. Al centro del colloquio, l’elezione del capo dello Stato e l’iter delle riforme. Ad accompagnare il leader di Forza Italia Denis Verdini e Gianni Letta, già presenti ai precedenti faccia a faccia tra il leader di FI e il premier. L'incontro avviene all'indomani dell'accordo siglato tra Angelino Alfano e il Cavaliere sul candidato per la corsa al Quirinale. "Abbiamo ragionato sul metodo per l'elezione del presidente, in 20 anni i moderati non ne hanno mai espresso uno, abbiamo deciso di riunire le forze che si riferiscono al Partito popolare per condividere la scelta di un capo dello Stato di area moderata che non sia del Pd. Ci vedremo nei prossimi giorni per indicare il nome, questa è stata una conversazione proficua sul metodo", aveva annunciato ieri il ministro dell'Interno. Adesso quindi Renzi è costretto a trattare. Perché se è vero che un presidente del centrodestra è impensabile con oltre 400 grandi elettori in quota Pd, è anche vero che il premier potrebbe essere messo ugualmente in difficoltà. L'incontro è terminato dopo circa un’ora.

Tuttavia, il Pd sostiene che il tema sul Colle non sia stato trattato. "Non si è parlato di Quirinale", ha detto Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd. E poi ha aggiunto in merito all'Italicum: "Abbiamo ribadito a Fi la nostra posizione sulla legge elettorale: no alle liste bloccate, sì a un meccanismo di capilista e preferenze, sì al premio alla lista per una legge elettorale che consenta la governabilità. Aspettiamo da FI in Parlamento la risposta adeguata a questa posizione".

Intanto il Movimento 5 Stelle prova a creare scompiglio all'interno del Pd. "Oggi al Senato è un giorno cruciale. Uniamoci per votare sì alle preferenze e contro le liste bloccate", ha scritto su Twitter il deputato del Movimento 5 Stelle Danilo Toninelli, che era tra i componenti della delegazione M5S al tavolo della trattativa con il Pd sulla legge elettorale. Anche la minoranza democratica (da Gotor ad altri senatori) si sta battendo sulla stessa direzione. Ma a chi domanda a Guerini se la minoranza dem si salderà con i 5 Stelle, lui si dice sicuro: "No". Ma Gotor contrattacca: "Ormai non c'è alcuna trattativa tra la minoranza Pd e i vertici del partito. E siamo in 29 senatori dem a confermare la linea del no ai capilista bloccati nell'Italicum.

Ormai la discussione è solo con Berlusconi".

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