Berlusconi salda la coalizione: iniziativa comune alla Camera

Forza Italia, Lega e Fdi presentano le proposte di modifica alla Stabilità. Cavaliere in ospedale per sostituire il pacemaker

Berlusconi salda la coalizione: iniziativa comune alla Camera

Berlusconi serra i bulloni dell'alleanza con la Lega e Fratelli d'Italia e snobba le fibrillazioni interne che non solo non lo appassionano ma lo innervosiscono. Specie nel giorno in cui il Cavaliere, al San Raffaele di Milano, si deve sottoporre a un piccolo intervento chirurgico per sostituire il pacemaker impiantatogli negli Usa nel 2006. In ogni caso il Cavaliere predica unità e coesione, da sempre premiate dagli elettori.

Un effetto immediato delle sue direttive ci sarà la settimana prossima quando meloniani, forzisti e leghisti si presenteranno insieme, alla Camera, in una conferenza stampa per illustrare le proposte di modifica comuni alla legge di Stabilità renziana. In Parlamento si lavora gomito a gomito con gli alleati e questo, per l'ex premier, deve emergere maggiormente. La convinzione di Berlusconi è che più passa il tempo più Renzi perderà consensi anche perché i dati economici non sono affatto brillanti.L'ultima conferma è di ieri e dalle cifre rese note dall'Istat; cifre allarmanti che parlano di un continuo impoverimento dei pensionati, sempre nel mirino dei governi per fare cassa. Sul tema Berlusconi ribadisce il suo pensiero e il suo programma: «Dobbiamo innalzare le pensioni minime a mille euro», dice.

Sulla questione interviene quindi Giovanni Toti: «La fotografia che fa l'Istat è preoccupante. Troppi pensionati non arrivano a fine mese e non possono permettersi nessun tipo di spesa extra. Questa è la realtà che vivono gli italiani. Queste sono le emergenze a cui il governo deve rispondere in maniera tempestiva e definitiva».Anche Deborah Bergamini cavalca il tema: «Uno dei principali impegni del nuovo programma di governo di Forza Italia è quello di portare le pensioni più basse a 1.000 euro al mese per tredici mensilità, il minimo indispensabile oggi per vivere dignitosamente. Almeno 13mila euro netti l'anno a ciascun pensionato, soldi che non vogliamo siano tassati in alcun modo». Il senatore Marco Marin smaschera e attacca Renzi: «Il premier twitta che va tutto bene ma la realtà è questa: vive in una situazione drammatica sia chi ha costruito questo Paese, ossia gli anziani; sia chi vuole continuare a costruirlo, ossia i giovani. Quasi quattro su dieci, infatti, non trovano lavoro: è inaccettabile».

E le coperture? Nota la ricetta del Cavaliere: «I soldi ci sono: sarebbe sufficiente tagliare la cattiva spesa pubblica». E sempre Marin aggiunge: «Occorre far ripartire l'economia strozzata dalla burocrazia. E la nostra ricetta è quella della deregulation: il passaggio dalle autorizzazioni ex ante ai controlli ex post. Basterebbe tagliare drasticamente la cattiva burocrazia e le imprese sarebbero felici. Ma la sinistra, questo, non è in grado di farlo. Lo faremo noi quando torneremo al governo».Formalmente chiuso, invece, il «caso» Brunetta; il quale resta in sella alla guida della truppa degli azzurri a Montecitorio.

Molti si augurano che adesso torni il sereno con una gestione più democratica del gruppo anche se già girano voci di ulteriori addii: 4 o 5 deputati sarebbero pronti ad uscire dal gruppo già prima di Natale. Qualcuno verso la Lega, qualcuno verso Verdini.

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