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Berlusconi si smarca ancora: "Approfittare del Salva Stati"

Il leader Fi plaude all'accordo europeo. Salvini e Meloni non replicano, ma Lega e Fdi rimangono contrari

Berlusconi si smarca ancora: "Approfittare del Salva Stati"

È il giorno dell'Europa ma anche degli europeisti convinti che, con l'accordo sul Mes tra i Paesi membri, festeggiano due volte. A iniziare dallo stesso Silvio Berlusconi, da sempre convinto dell'utilità di una solidarietà internazionale fondata su interessi reciprochi e su valori comuni.

All'indomani dell'intesa dell'Eurogruppo sull'uso del fondo salva Stati per le spese sanitarie dei Paesi dell'Eurozona fino al 2% del Pil e senza condizionalità finanziarie, il giudizio del leader azzurro è positivo. «È molto importante che il Mes sia stato approvato esattamente come lo avevamo chiesto noi - ha detto il leader azzurro - superando le resistenze di origine sovranista di alcuni Paesi del Nord Europa: un Mes senza condizioni, da restituire in un tempo molto lungo, con un tasso di interesse vicino allo zero, nessuna trojka, nessun controllo se non sull'impiego direttamente o indirettamente in ambito sanitario».

Gli azzurri avvertono gli alleati che la buona accoglienza dell'accordo sul Mes non è un modo per spaccare il fronte dell'opposizione di centrodestra. Sul rapporto con le Europa di differenze ce ne sono sempre state. Ora, aggiunge Giorgio Mulè, bisogna fare presto per concretizzare questi aiuti europei. «In Europa - commenta il portavoce dei parlamentari azzurri - vince la politica del buonsenso. Inoltre il Mes è soltanto un pezzo di un pacchetto molto più grande di azioni che l'Europa deve portare avanti».

L'accordo sul Mes trova consensi trasversali, come trasversali riserve. Anche nella maggioranza l'apprezzamento non è unanime e i dubbi tanti. D'altronde, ricorda sempre Mulè, «gli interessi prossimi allo zero di questi 36 miliardi di euro costeranno poco all'Italia. E allora perché non si dovrebbe approfittare di questa opportunità per aiutare la nostra Sanità? Semmai è tutto il pacchetto europeo che va portato all'attenzione del Parlamento». «Ma non con una semplice informativa - aggiunge -. Serve un dibattito parlamentare serio».

Da Lega e Fratelli d'Italia, Matteo Salvini e Giorgia Meloni evitano di replicare direttamente al Cavaliere e mandano avanti le seconde linee. E non vi sono dubbi, all'interno dei due partiti, che il voto in Aula sarà coerente con le posizioni espresse finora. «È evidente che voteremo no al Mes in modo compatto», spiega il presidente della commissione Bilancio, Claudio Borghi, che del placet di Berlusconi dice: «queste accelerazioni osannatrici non mi stupiscono. Il Mes non ha senso. E infatti gli altri Paesi non ne usufruiranno. Per noi, aderire al fondo salva Stati significa metterci nelle mani di un creditore privilegiato che poi ti manda gli ispettori. Vedrete che - se mai avrà l'ok ma spero che i 5 stelle non facciano scherzi - al Mes aderiremo solo noi e la Grecia. Andrà a finire che, se sono veramente in malafede totale, e vogliono venirne fuori con inganno, lo chiamano pacchetto De Gasperi e lo voteranno così pure i grillini». Netta la bocciatura anche di Fratelli d'Italia. «Lo Stato Italiano ha contribuito alla dotazione del fondo finanziario del Mes - ricorda il deputato Marco Silvestroni -. Ora ci viene detto che dopo lunghe trattative il Mes ci aprirà una linea di credito a tasso agevolato. Mi chiedo se i soldi dati dallo Stato Italiano fruttano interessi come quelli che il Mes ci chiede.

Non mi sembra che questa operazione, con cui diamo cifre superiori a quelle che riceviamo e che dobbiamo restituire con gli interessi sia nel nostro interesse».

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