Silvio Berlusconi ci mette la faccia, blinda il Nazareno e lo protegge anche dal «fuoco amico». Nel giorno in cui Renato Brunetta lancia un duro affondo contro Matteo Renzi, Silvio Berlusconi detta una doppia replica. La prima sulla necessità di «rispettare la parola data» e percorrere fino in fondo la strada delle riforme, la seconda con un monito indirizzato proprio al capogruppo di Forza Italia a cui chiede perentoriamente di «cambiare atteggiamento». Un combinato disposto a cui si aggiunge la raccolta firme, promossa da Paolo Romani e Denis Verdini, con la quale la larga maggioranza dei parlamentari azzurri si schiera a favore della collaborazione mirata con il Pd su riforme istituzionali e legge elettorale.
«Per quanto riguarda le riforme necessarie a rendere governabile il Paese abbiamo preso degli impegni che intendiamo rispettare, come sempre abbiamo rispettato la parola data. E questo vale anche per i tempi e le procedure» scrive Berlusconi in un comunicato. «Stia tranquillo perciò il presidente Renzi: nessuno farà guerra sulle riforme, ma la sinistra non si faccia illusioni sul resto, perché troverà da parte nostra una opposizione rinnovata, forte e intransigente». «La diversità delle opinioni - sottolinea - è il presupposto della democrazia, e non sarò certo io a metterla in discussione. Lo sanno tutti in Forza Italia, dove chiunque, da sempre, ha potuto esprimere il proprio pensiero liberamente senza remore né vincoli, pronti però tutti a ritrovarsi nelle decisioni assunte dal partito e a rispettarle, come sempre deve accadere in politica». Un messaggio che suona come un invito a ricompattarsi alla vigilia di passaggi fondamentali per la legislatura, con la grande giostra delle votazioni quirinalizie pronta a partire. In sostanza una sfida ai «frondisti», con la sottolineatura a chiare lettere della prassi dell'unità nei momenti delicati e strategici. Il tutto accompagnato dalla comunicazione di un faccia a faccia con il gruppo del Senato fissato per il prossimo martedì in cui lo stesso Berlusconi detterà la linea.
In serata, poi, arriva la smentita della linea Brunetta, in particolare di un passaggio in cui il capogruppo aveva detto di esprimere posizioni coincidenti con quelle di Berlusconi. «Leggo un'agenzia con dichiarazioni dell'on. Brunetta che, a suo dire, io condividerei. È esattamente il contrario. Non sono d'accordo sui giudizi espressi e neppure sulla sua abitudine di attaccare personalmente gli avversari politici. Chiedo a Brunetta di cambiare atteggiamento».
Un affondo che fa scattare la controreplica dello stesso Brunetta. «Per antica consuetudine tutte le mie dichiarazioni sono sempre concordate con il presidente Berlusconi, anche quando Berlusconi cambiava parere».
«Per quanto riguarda gli attacchi personali, non è mio stile attaccare gli avversari politici, è nel mio dovere rispondere agli attacchi altrui, cosa che ho sempre fatto e continuo a fare quotidianamente con pieno plauso di Berlusconi. A una battuta inconsistente ho risposto a Renzi di pensare a lavorare sui decreti attuativi della delega fiscale, piuttosto che perdere tempo in inutili polemiche».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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