Berlusconi su Draghi: avrà un ruolo di prestigio

Il leader Fi: "Sono stato io il primo a indicarlo". L'appello: "Chi non vota è un autolesionista"

Berlusconi su Draghi: avrà un ruolo di prestigio

Una delle costanti degli ultimi sondaggi pubblicati dimostra che è alto il numero di coloro che non andranno a votare. Ed è a questo uditorio che è rivolta l'ultima «pillola» di programma pubblicata da Silvio Berlusconi sui social. «È davvero incredibile che il 50% degli elettori non voti - si lamenta il leader azzurro -. C'è da domandarsi: ma siamo ancora in una democrazia? Non andare a votare è un comportamento autolesionista». Il presidente di Forza Italia ricorda non si rassegna che temi come il dramma delle pensioni sociali, dell'insostenibile peso fiscale, della soffocante burocrazia che fa morire sul nascere ogni spirito imprenditoriale, del cuneo fiscale che taglia letteralmente di metà lo stipendio dei lavoratori, non spingano gli elettori a partecipare al voto. Per non parlare poi, ricorda ancora Berlusconi, di un sistema giudiziario ormai al collasso. «Davvero siete contenti - si chiede - se siete stati assolti da un'accusa in tribunale, dopo anni di processo, di angosce, di spese e di essere richiamati in giudizio e di continuare ad essere processati all'infinito? Non credo davvero che possiate essere contenti di queste cose. Il 25 settembre, non lasciate che altri scelgano per voi. Dovete andare a votare e, naturalmente, dovete votare per Forza Italia che ha sempre dimostrato di saper cambiare le cose che non funzionano».

Nel pomeriggio, dopo aver partecipato, a Vigevano, a un evento elettorale organizzato da Alessandro Cattaneo, Berlusconi è stato protagonista dell'informazione politica televisiva. Ai microfoni di Telelombardia ha applaudito la serietà e l'equilibrio di Mario Draghi. «Il premier non si è fatto strumentalizzare dalla sinistra - dice Berlusconi - e bene a fatto a rassicurare che l'Italia è un Paese stabile e affidabile e lo sarà anche in futuro, chiunque vinca le elezioni».

E poi aggiunge: «Non sta a me dire quale ruolo vorrà assumere in futuro, ma certo non rinunceremo alla competenza e al prestigio di Mario Draghi, che sono stato il primo a indicare come la persona adatta a guidare il governo di emergenza».

Al Tg1 hanno poi ricordato che esiste la possibilità che Berlusconi - che chiuderà la sua campagna elettorale venerdì prossimo a Milano al teatro Manzoni - possa essere il senatore più anziano in Aula e quindi possa essere chiamato a presiedere la prima seduta. «Dalla vita e dalla politica ho avuto tanto - replica Berlusconi - . Non ho questa ambizione e non cerco certo incarichi né tanto meno rivincite. Sono e sarò come sempre al servizio del Paese e delle istituzioni».

Ai microfoni di Sky Tg24, invece, il leader azzurro ricorda la figura di Antonio Martino. «Lui non ha mai cambiato idea - ricorda Berlusconi -, non è andato in un altro partito, ci ha lasciato troppo presto. Ma fino alla fine, anche quanto ha deciso di rallentare l'impegno politico attivo, è stato per me una fonte di consigli preziosi e un modello di coerenza con sé stesso e di lealtà con me e con gli elettori. Con lui nel '94 abbiamo studiato ed elaborato l'idea della flat tax, della grande riforma fiscale che considero essenziale per far ripartire il nostro Paese». E a proposito di economia, il leader azzurro ha preso posizione sullo scostamento di bilancio. Tema che sta dividendo i suoi alleati.

«Come in guerra, può essere necessario ricorrere a provvedimenti economici straordinari - spiega -. Lo scostamento di bilancio è uno di questi, ma dev'essere davvero l'ultima spiaggia e concordato con l'Europa». E su Orban aggiunge: «Con noi l'Italia guarderà a Bruxelles non a Budapest».

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