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Biden come Trump, stretta sui migranti. Respinti al confine 12mila haitiani

Entrati in Texas, adesso sono accampati sotto un ponte. Washington potenzia i voli di rimpatrio: almeno 8 al giorno

Biden come Trump, stretta sui migranti. Respinti al confine 12mila haitiani

San Paolo. La polizia di frontiera degli Stati Uniti sta trattenendo da giorni migliaia di migranti haitiani sotto il ponte di Del Rio, una piccola città del sud del Texas al confine con il Messico. Scene degne di «Hunger Games» di fronte alle quali brilla l'assenza di una qualsiasi strategia da parte della Casa Bianca. È questa l'ultima crisi umanitaria per il presidente Joe Biden in un anno in cui gli attraversamenti illegali delle frontiere hanno raggiunto i massimi degli ultimi due decenni. Dopo gli oltre 410mila migranti arrestati al confine meridionale tra luglio e agosto, l'anno fiscale che si chiude negli Usa il prossimo 30 settembre, registrerà quasi un milione e 700mila stranieri arrestati, un record assoluto per il Terzo Millennio.

Una situazione così emergenziale che ha indotto il governatore del Texas, il repubblicano Greg Abbott, a imporre la chiusura di sei valichi di confine al collasso, in aperta polemica con la Casa Bianca. «Siamo senza risorse e senza uomini per proteggere il nostro confine», ha detto ieri furente Abbott.

Tra le nuove rotte migratorie di questa emergenza c'è proprio quella che converge su Del Rio, una remota regione del confine a ovest di San Antonio. 36mila anime distribuite su oltre 50 chilometri quadrati dove da qualche mese arrivano come piovesse gli haitiani, in fuga dalle disastrose condizioni di vita del loro paese che ha il maggior tasso di denutrizione al mondo ed è stato martoriato, lo scorso 14 agosto, dall'ennesimo terremoto devastante. Un'ondata umana fuori controllo dallo scorso 10 settembre. Da allora ogni giorno arrivano tra i 10 e i 12 autobus strapieni di haitiani, depositi vicino al confine. La Polizia di confine non ha né mezzi né strutture per ospitarli e, andata in tilt, ha radunato ieri i 12mila haitiani ammassatisi a Del Rio sotto un ponte dell'autostrada.

Intanto, i pochi agenti in loco lavorano per elaborare i documenti di immigrazione dei migranti a ritmi che, a detta degli esperti, «sono pachidermici». Per uscire dall'impasse, l'amministrazione Biden prevede di «iniziare a liberare» Del Rio già dalle prossime ore con voli diretti verso Haiti, almeno 8 al giorno, usando una «legge sulla salute» introdotta ai tempi di Trump per fronteggiare l'emergenza Covid-19 e delle sue varianti. Una legge nota come «Titolo 42» e su cui infuriano le polemiche visto che ieri un giudice ha emesso un'ordinanza di sospensione. Staremo a vedere.

Di certo dai video girati in loco, si vedono gli haitiani bloccati sotto il ponte rannicchiati l'uno accanto all'altro, dormendo sulla terra e usando il fiume per fare i propri bisogni e lavarsi sotto un sole cocente visto che la temperatura a Del Rio ieri pomeriggio ha raggiunto i 38 gradi.

Molti di loro sono arrivati qui a causa della convinzione assoluta che Biden sarebbe stato più umano rispetto a Trump nel lasciarli rimanere sul suolo statunitense, una volta attraversato il confine. Nulla di più falso però, e, viste le promesse in campagna elettorale, di più ingannevole.

Non a caso lo stesso presidente Biden, la sua vice Kamala Harris (che si occupa dei temi migratori da marzo con risultati deludenti) e Alejandro Mayorkas, l'esule cubano a capo del Dipartimento per la Sicurezza Interna, hanno ripetutamente esortato «haitiani e cubani a non venire negli Stati Uniti», come dei Trump qualsiasi.

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