È una calda domenica sera d'estate a Bagnolo Mella, nella Bassa Bresciana. Papà, mamma e le due figlie - una di nove anni e l'altra di soli pochi mesi - stanno rincasando dopo una festa di compleanno in un parco a pochi metri da casa. Sono circa le 23 quando la serata di serenità viene spezzata per sempre. La famiglia sta attraversando viale Italia, nel pieno centro del paese, sulle strisce pedonali quando proprio in quel momento sopraggiunge un'auto che travolge la mamma e la figlia maggiore. Lo schianto è devastante e colpisce in pieno la piccola Menar, che perde la vita a soli nove anni.
La madre, Soede, donna di nazionalità marocchina che vive nel Bresciano sin da quando è piccola, è stata ricoverata in condizioni molto gravi. Ad assistere impietrito all'intera drammatica scena è il padre, che camminava dietro di loro a pochi metri. Il caso ha voluto che la neonata avesse iniziato a piangere e che l'avesse tirata fuori dal passeggino per prenderla in braccio. Sono bastati pochi secondi per realizzare la tragedia che si stava consumando davanti ai loro occhi, prima che proprio il padre si accorgesse che l'auto - una Chevrolet Orlando grigia - aveva continuato la sua corsa senza fermarsi a soccorrere le persone investite. «Abbiamo visto l'auto, ma non si è fermata. La mia bambina non me la ridarà più nessuno. Devono trovare chi è stato», sono state le prime parole del papà, in lacrime e ancora profondamente scosso dalla tragedia familiare. Dalla notte di domenica comincia subito la caccia al fuggitivo, con una ricerca a tappeto sulle tracce proprio di quella Chevrolet grigia. Poi, ieri mattina la svolta, quando alla Procura di Brescia si è presentato l'investitore. L'uomo, un 43enne residente a Brescia, si sarebbe costituito volontariamente e ieri stato messo agli arresti domiciliari. Già nella giornata di ieri sono stati effettuati gli esami per verificare la presenza di alcol e droga nel corpo. L'indagine per omicidio colposo e omissione di soccorso è stata intanto affidata al sostituto procuratore Maria Cristina Bonomo: spetterà a lei ricostruire l'accaduto e ascoltare la versione dell'uomo, soprattutto il motivo per il quale non si è fermato per soccorrere mamma e figlia travolte.
Ma il caso bresciano apre uno squarcio nel fenomeno di pirateria stradale in preoccupante aumento su tutto il territorio nazionale. Secondo i dati riferiti dall'Osservatorio Asaps, l'associazione sostenitori della Polstrada, quello di Bagnolo Mella è infatti l'episodio numero 308 nei soli primi cinque mesi del 2020, con 28 morti e 365 feriti nonostante il lockdown. Soltanto nel 2019 i pirati della strada hanno invece ucciso 115 persone (54 pedoni e 16 ciclisti) e ne hanno ferite 1.335. Una strage.
Ma ora a Brescia sono ore drammatiche quelle che sta vivendo il padre, che ha ancora impressa in mente la terribile scena dello schianto davanti ai propri occhi. E il caso di una storia ai limiti dell'incredibile ha voluto che fossero proprio quelle lacrime di sua figlia neonata a salvarli entrambi.
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