Bimbo ritrovato nei boschi come Mowgli: "Lì faceva freddo, mi ha scaldato un orso"

La versione del piccolo Casey ha sorpreso tutti. Anche l'Fbi che ora indaga

Bimbo ritrovato nei boschi come Mowgli: "Lì faceva freddo, mi ha scaldato un orso"

Anche l'orso ha un cuore. E, come raccontato da Kipling ne Il Libro della Giungla, è in grado di interagire con un bambino senza mangiarselo. Pare la storia di «Mowgli» e «Baloo» e ha dell'incredibile, e infatti andrà verificata con cura nonostante i bambini dicano spesso la verità.

Il fatto straordinario è accaduto il 22 gennaio negli Stati Uniti, in un paesino del North Carolina. Qui Casey, un bimbo di tre anni - sparito da due giorni dalla casa della nonna - è stato ritrovato in un cespuglio nei boschi sano e salvo nonostante il freddo intenso e il maltempo. Ha raccontato allo sceriffo della Contea di Craven di esser stato protetto e scaldato da un orso bruno amico suo. «Dio deve avergli mandato qualcuno che lo potesse tenere al sicuro nonostante quel freddo. Allora i miracoli accadono», ha scritto poi sul suo profilo Facebook Breanna Hathaway, la zia del piccolo Casey.

Gli inquirenti stanno indagando per scoprire se la storia raccontata dal piccolo corrisponda a verità. In effetti, i boschi della Carolina sono famosi proprio perché sono l'habitat naturale degli orsi bruni. Quel che è certo è che del bimbo si erano perse le tracce mentre giocava nel cortile della casa della nonna con altri due bambini. Faceva freddo e Casey non indossava vestiti abbastanza pesanti o adatti a stare fuori per diverse ore. Le ricerche sono scattate subito, con elicotteri, droni, unità cinofile e sommozzatori, ma del bambino nessuna traccia. Con il passare delle ore la preoccupazione è diventata più concreta, anche in ragione del fatto che la temperatura era scesa a -20 gradi e, con quel freddo e le forti piogge, anche le ricerche a un certo punto si sono dovute interrompere. L'Fbi temeva il peggio, un rapimento, una morte per stenti. Ma il giorno dopo, all'improvviso e quando le speranze erano ormai perse, alcuni volontari hanno sentito un pianto e individuato in punto: i soccorritori si sono immersi nell'acqua gelida fino alla vita per avvistare il piccolo. Lo hanno ritrovato aggrovigliato in un cespuglio spinoso, bagnato fradicio ma in un buono stato: aveva qualche graffio ma stava bene e ha chiesto un bicchiere d'acqua e di riabbracciare la mamma.

Quello che ora gli investigatori stanno cercando di capire è come abbia fatto un bambino di tre anni a resistere due giorni in mezzo al bosco con delle temperature proibitive. A Chip Hughes, sceriffo della contea di Craven, che gli ha chiesto come abbia fatto, Casey «ha detto di avere avuto un amico nei boschi, che era un orso e che è rimasto sempre con lui senza fargli del male».

In settimana dovremmo avere la conferma o meno della versione del piccolo fuggiasco.

Gli investigatori sono tornati nel bosco per cercare qualche indizio in più che chiarisca la dinamica di questi due giorni lontano da casa. Vedremo. Nel frattempo facciamo tutti il tifo per Casey e il suo orso per amico.

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