Politica

"Pensare al cambio": la Lamorgese è un caso. Ma il Pd fa quadrato

Matteo Salvini boccia il ministro dell'Interno: "Necessario pensare a un cambio". Ma Enrico Letta non ci sta: "Sta facendo bene, vada avanti"

"Pensare al cambio": Lamorgese è un caso. Ma il Pd fa quadrato

A diversi giorni dell'entrata in vigore del semestre bianco scoppia il caso Luciana Lamorgese. Il ministro dell'Interno è finito nuovamente al centro di infinite polemiche: tra rave party e sbarchi di immigrati non è di certo stata un'estate tranquilla. Ecco perché il centrodestra chiede un cambio di passo in politiche di sicurezza e controlli sul territorio nazionale. Le critiche non giungono solo da Fratelli d'Italia che sta all'opposizione, ma anche dalla Lega che siede all'interno del governo. Anzi, è proprio il Carroccio ad alzare i toni e a lanciare una sorta di ultimatum.

La Lega all'attacco

Nelle scorse settimane Matteo Salvini aveva pubblicamente bocciato l'operato della titolare del Viminale, lamentando i numeri alti relativi agli approdi indiscriminati sulle nostre coste mentre agli italiani si chiede il green pass per potere usufruire di alcune attività. Il leader della Lega ha rincarato la dose e ha ribadito la propria posizione: "I numeri sui morti nel Mediterraneo nei primi mesi di questo anno sono da soli sufficienti a bocciare l'operato del ministro Lamorgese. Mi domando in questi 8 mesi come abbia occupato il suo tempo". Senza far mancare ulteriori bordate di fuoco: "Penso che sarà necessario pensare ad un cambio, altrimenti i problemi di sicurezza nazionale non li gestiamo. Deve fare il ministro. Cosa che non ha cominciato a fare".

Il Pd difende la Lamorgese

Ma alle dichiarazioni di Salvini sono seguite quelle di Enrico Letta, salito invece sugli scudi per difendere a spada tratta il ministro dell'Interno: il segretario del Partito democratico ritiene che le critiche dei partiti di maggioranza e di opposizione verso la Lamorgese "siano assolutamente pretestuose" e che abbiano l'obiettivo non solo di "generare un clima di sfiducia", ma anche di "agitare sempre e comunque il tema sicurezza come tema sul quale lucrare voti". Il sostegno da parte del Pd è totale: "La difendo. Credo che il governo stia facendo un buon lavoro su questi temi e invoglio ad andare avanti".

Il caso Durigon

Letta ha inoltre confermato che nel mese di settembre il Pd presenterà una mozione di censura per chiedere le dimissioni di Claudio Durigon, sottosegretario leghista all'Economia: "L'apologia del fascismo è incompatibile con la presenza dentro questo governo e con la nostra storia". Non è dello stesso avviso Salvini, che continua a difendere colui che viene considerato il padre di quota 100: "Con lui sto lavorando alla riforma pensioni, e sto seguendo anche il tema fiscale delle cartelle e del saldo e stralcio. Ragioneremo insieme su cosa fare e cosa sia più utile per la Lega e per il governo.

Discuterò io con Claudio, il quale ha la mia massima fiducia".

Commenti