Si è presentato ieri sera al commissariato di polizia di Vittoria, nel Ragusano, il diciassettenne sequestrato giovedì sera da due uomini, col volto coperto e armati, mentre si trovava nel centro della cittadina. Sembra che il giovane stia bene ed è stato ascoltato tutta la sera dagli inquirenti per capire cosa sia successo.
Il ragazzo era stato sequestrato giovedì sera nel centro di Vittoria, in provincia di Ragusa. Il giovane, figlio di un noto commerciante del settore ortofrutticolo della zona, è stato prelevato da due uomini, armati di pistola e con il volto coperto, scesi da un'auto in una piazzetta del rione Forcone. I due hanno prima chiamato per nome il ragazzo, figlio maggiore di una famiglia molto nota a Vittoria, probabilmente per assicurarsi che fosse proprio lui, poi lo hanno costretto a salire a bordo della loro Fiat Panda nera sotto la minaccia delle armi.
Il sequestro sarebbe avvenuto verso le 21,30 sotto gli occhi di alcuni coetanei della vittima, rassicurati dai rapitori che non erano loro l'obiettivo del blitz: "Vogliamo solo lui". I banditi, che parlavano italiano, si sono poi allontanati in direzione di Pedalino, scortati da un'altra Panda, questa volta bianca, e hanno fatto perdere le loro tracce. Prima di andare via hanno tolto il cellulare al ragazzo e lo hanno lasciato per terra, per evitare di essere rintracciati con le celle telefoniche.
Un sequestro plateale, messo a segno con rapidità, in pieno centro e davanti a diversi testimoni. Il commando avrebbe agito con modalità che fanno pensare a gente esperta e ad un'accurata pianificazione.
Gli inquirenti stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza per raccogliere elementi utili alle indagini. Nessuna pista è esclusa, dal regolamento di conti all'estorsione. Ma è possibile anche che si sia trattato di un messaggio intimidatorio rivolto alla famiglia.