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Boccia contro Musumeci: "Concepire così la sicurezza è anti-italiano"

Arriva anche il rimprovero del ministro Boccia, che condanna il comportamento del governatore della Sicilia: "La competenza spetta al ministero dell'Interno, Musumeci lo sa. I problemi non si risolvono con muri, fili spinati e propaganda"

Boccia contro Musumeci: "Concepire così la sicurezza è anti-italiano"

Continua la feroce polemica scatenatasi dopo l'ordinanza firmata da Nello Musumeci con lo scopo di chiudere gli hotspot siciliani e di richiedere il trasferimento dei migranti in altre strutture al di fuori del territorio della Regione da lui governata per tutelare la salute degli abitanti dell'isola e degli stessi stranieri. Immediato la replica piccata da parte dell'armata dei buonisti: in queste ultime ore nessuno ha mancato di rispondere all'appello, da Gad Lerner a chef Rubio.

Dopo il duro intervento del Viminale, che ha subito cercato di rimettere al suo posto il governatore della Sicilia, arriva oggi anche il commento del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Francesco Boccia. Intervistato da "Sky TG24", Boccia ha ovviamente condannato il comportamento di Musumeci, reo di aver dato inizio al braccio di ferro con l'esecutivo.

"Mescolare la sicurezza sanitaria con il tema migranti non è solo sbagliato ma è anche un errore dal punto di vista culturale e storico. Questo modo di concepire la sicurezza sanitaria è anti-italiano", ha dichiarato il titolare del dicastero degli Affari regionali. "La competenza esclusiva è del ministero dell'Interno". "Il presidente Musumeci sa che basta chiedere al ministero dell'Interno e arriva una risposta in tempo reale, conosce molto bene le regole", ha continuato Boccia. "Vorrei che ci occupassimo di come far stare bene tutti coloro che vivono in Italia, italiani, stranieri, turisti, immigrati, che devono avere garanzie totali sulla loro sicurezza".

Parlando poi del problema dei contagi da Coronavirus, tornati a salire negli ultimi giorni, il ministro ha ripetuto quanto da lui stesso già affermato di recente. La causa non sarebbero i migranti, quanto la riapertura del Paese."In questo momento stiamo pagando l’aumento dei contagi dovuto alla riapertura delle attività dal 3 giugno e la mobilità infraregionale, voluta da tutti, Regioni comprese", ha infatti affermato Boccia. "Siamo consapevoli che con il Covid bisogna convivere".

Eppure, proprio l'altra sera, il governatore Musumeci aveva comunicato che su 65 soggetti risultati positivi al Covid-19, ben 58 erano cittadini stranieri. Il ministro per gli Affari regionali non ha trovato giustificazioni per il comportamento del presidente della Regione Sicilia, e non ha mancato di bacchettarlo: "C'è reciproco rispetto con Musumeci. Sa benissimo che deve rivolgersi al ministro dell'Interno", ha ribadito, aggiungendo che, in ogni caso,"i problemi non si risolvono con muri fili spinati e propaganda".

Non viene neppure presa minimamente in considerazione, dunque, la reale ragione che ha spinto Nello Musumeci ad agire in un certo modo, ovvero la preoccupazione per la salute dei cittadini. "Abbiamo solo rivendicato il diritto di tutelare il diritto alla salute dei siciliani, di chi si trova in Sicilia, i milioni di turisti, e dei migranti ammassati negli hotspot.

Da Roma è arrivato solo il silenzio davanti alle nostre sollecitazioni e a numeri impressionanti degli arrivi di migranti", ha dichiarato il governatore sulle proprie pagine social, non arretrando di un millimetro rispetto alla propria posizione.

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