Cronache

BoJo e la battaglia anti-obesità. Basta spot sul cibo spazzatura

Vietate le offerte 2x1 di prodotti poco salutari e nei menu dei ristoranti andrà indicato l'apporto calorico

BoJo e la battaglia anti-obesità. Basta spot sul cibo spazzatura

Il governo inglese ha ieri annunciato che intende contrastare l'obesità che dilaga nel Paese dove, secondo una ricerca condotta dal servizio sanitario nel 2018, quasi il 40% delle persone è sovrappeso e poco più del 20% è obeso, un trend aggravatosi nel corso degli ultimi anni. Tra le misure che intende prendere ci sarà il bando della pubblicità di cibo spazzatura in televisione prima delle 21; saranno vietate le offerte 2x1 di snack, barrette e altri prodotti poco salutari; ristoranti e caffè (i più grandi) dovranno avere menù con l'indicazione dell'apporto calorico dei cibi; i supermercati dovranno ripensare i criteri espositivi del cibo, mettendo maggiormente in vista i prodotti più salutari.

In un intervento sul Telegraph il ministro della Sanità Hancock ha parlato di potenziali risparmi per oltre 100 milioni di sterline in 5 anni se ogni persona in sovrappeso arrivasse a perdere poco più di 2 chili. L'annuncio è stato seguito dal plauso delle associazioni mediche (i dottori saranno invitati a prescrivere maggiore attività fisica) e dai dubbi e proteste sull'inefficacia della strategia sollevati dall'industria del cibo. È l'ennesimo effetto collaterale causato dal Covid-19.

Johnson è sempre stato un fiero avversario del nanny state, lo stato-balia che non sarà pienamente etico nel senso hegeliano ma comunque si intromette nella vita delle persone e dice loro cosa possono e non possono pensare, fare, mangiare. L'attuale primo ministro inglese, nella sua passata vita da giornalista, invitava a lottare contro la bruttura e l'idiozia delle etichette caloriche e si scagliava contro i piani governativi per intervenire nella vita delle persone. Durante la corsa alla candidatura alla guida del partito, l'anno scorso, promise che avrebbe rivisto la tassa sulle bevande zuccherate. Nel corso del tempo sia governi laburisti che conservatori hanno cercato di contrastare l'obesità ma tutti i tentativi sono caduti nel vuoto, stante la viscerale opposizione di un'ampia parte del mondo politico, specie conservatore. Poi, a marzo, Johnson ha contratto il virus ed è stato curato in terapia intensiva. Un'esperienza aggravata dal suo stesso sovrappeso (uno dei fattori cui viene associata una maggiore gravità della malattia) e che è stata descritta come una sorta di conversione damascena sulla via della lotta all'obesità. Rimangono scettiche, tuttavia, larghe parti della maggioranza conservatrice che vedono l'iper interventismo statale come uno dei grandi mali dell'Ue da cui a fatica il Regno Unito si è staccato. E non vogliono ora riproporre le stesse ricette socio-economiche in casa. Non a caso il governo ha scelto di annunciare le nuove misure pochi giorni dopo che la Camera dei Comuni ha chiuso i battenti per le vacanze estive, nel tentativo di minimizzare le polemiche interne.

E tuttavia, quando si tratterà di far passare l'impianto normativo, i ribelli anti nanny state torneranno ad alzare la voce.

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