Il presidente della Camera è tornato a parlare dell'emergenza immigrazione bacchettando Gran Bretagna e Ungheria. La Boldrini, a New York per la IV Conferenza Mondiale dei presidenti dei Parlamenti, sceglie ancora una volta di parlare di immigrazione anziché occuparsi di temi più attinenti alla sua carica: "L'attitudine migliore non è tornare indietro, ma andare avanti in un'ottica più utile per tutti ". Il chiaro riferimento è sia alle politiche del premier ungherese Orban che alle dichiarazioni del premier britannico David Cameron, che ieri aveva parlato della possibilità di limitare gli ingressi in Gran Bretagna anche per i cittadini comunitari.
In realtà il presidente della Camera prosegue il suo percorso di avvicinamento al Pd, ma soprattutto al presidente del consiglio Matteo Renzi. Da qualche giorno Renzi e la Boldrini hanno uno "scambio" continuo di interviste sulle colonne del Corsera. Mentre il premier ha parlato della necessità di un diritto d'asilo all'interno dell'Unione europea, con buona pace dei mugugni anglo-francesi, la Boldrini è corsa a tessere le lodi del premier dicendo di aver letto "con piacere l'intervista al Corriere della Sera del presidente del Consiglio Renzi. Ha detto cose molto condivisibili".
Oggi da New York la Boldrini ha continuato sulla linea della sviolinata: "Con i muri non si risolvono i problemi", anzi ha usato le stesse identiche parole del presidente del Consiglio: "Dobbiamo arrivare a un'Europa 2.0, che si chiama Stati Uniti di Europa".
Con l'occasione la Boldrini ha infine bacchettato anche i gruppi parlamentari: "Alla Camera questo argomento viene affrontato da alcuni gruppi in modo ideologico, temi come immigrazione e asilo, dovrebbero essere trattati in modo da trovare le soluzioni e non con ricette semplicistiche".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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