Una bomba d'aria cambia il volto di Forte dei Marmi

Il vento a 150 all'ora rade al suolo il celebre parco della Versiliana Il sindaco: «Spazzati via oltre mille alberi, sembrava un'atomica»

Ci risiamo: l'Italia in difficoltà per il maltempo. Capita sempre più spesso e, sembra ormai un tragico copione, il bilancio è pesante: 3 morti, decine di feriti, danni ingenti ad agricoltura e allevamenti («per milioni di euro», fa sapere Coldiretti), paura per i beni culturali. Le regioni più colpite sono state Toscana, Umbria e Liguria (ma i problemi si sono registrati in po' ovunque, da Trento a Palermo). Centri abitati stravolti, migliaia senza luce. E anche stavolta ci va di mezzo una delle perle del nostro paesaggio, il «Forte».

«La città ha cambiato volto - spiega il sindaco di Forte dei Marmi Umberto Buratti -. Sembra passata un'esplosione nucleare». Una tromba d'aria, che mercoledì notte ha flagellato la Versilia, ha falciato mille pini (e nella Versiliana il vento a centocinquanta all'ora ha raso al suolo pure il parco caro a D'Annunzio).

«A conti fatti almeno il 50% degli alberi è venuto giù», è il bilancio al Forte. Ancora ieri pomeriggio stavano cercando di «riaprire le strade, per consentire ai tecnici di far ripartire i servizi». Molti i danni alle ville. Colpito anche un luogo cult come il Tennis Italia abitualmente frequentato dai vip come il cantate lirico Andrea Bocelli. Tra una caduta di corrente elettrica, danni al municipio (Villa Bertelli) e al Museo Ugo Guidi, pure una fuga di gas con «piccola esplosione». Il giorno dopo l'eterna domanda: cosa si poteva fare per contenere quello che il governatore toscano Enrico Rossi ha definito «disastro»? Gli esperti allargano le braccia. Come a dire che davanti a fenomeni così violenti - vedi il caso genovese dove in certi momenti i venti soffiavano a 125 - «difendersi dalle conseguenze risulta quasi impossibile»; ma per proteggere le persone qualcosa in più... O almeno tentare.

«Mi fossi trovato nella posizione di poterlo fare, avrei da subito, almeno un giorno prima, dato all'erta - dice il meteorologo, il colonnello Paolo Ernani -. Del resto la situazione era intuibile dallo scorso lunedì. Più modelli di simulazione meteo avevano già previsto quel che poi si è verificato». Detto questo, nessun atto di accusa. Ma resta il fatto che forse, alla luce di mutamenti climatici globali - con relativi fenomeni violenti (tra il 2009 e il 2014 in Italia c'è stata una cinquantina di vittime) - dovrebbe cambiare qualcosa anche nelle organizzazioni. A ri-sollevare la questione ieri è stato il presidente dell'Anci Toscana, Sara Biagiotti, che ha chiesto di ridisegnare il sistema della Protezione Civile, ponendo i sindaci in condizioni di poter esercitare il loro ruolo: «Gli eventi di oggi, per quanto eccezionali, dimostrano ancora una volta quanto sia fragile il nostro territorio». Risultato: in Toscana è stato dichiarato lo stato di emergenza. Non l'unico luogo.

Anche in altre regioni sono state registrate situazioni limite. Un bollettino suscettibile di continui aggiornamenti. Dall'anziano in bici morto perché il vento lo ha fatto sbandare e finire contro un furgone in provincia di Milano ai 200 sciatori bloccati sulla cabinovia Ciampinoi, in Val Gardena, Alto Adige, passando per traghetti e aliscafi da Palermo per Ustica bloccati in banchina. Il maltempo ha cambiato faccia al Vesuvio, che appariva ricoperto da un manto nevoso. Record-venti nello spezzino: 180 chilometri l'ora. E le prossime ore? Continua l'allerta in gran parte d'Italia. La Protezione Civile ha emesso un altro avviso di condizioni meteo avverse, segnalando una criticità rossa nelle Marche. Da oggi sono previsti venti forti dai quadranti settentrionali su Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata e Calabria e isole maggiori. Inoltre previste piogge diffuse sui settori orientali di Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

La tromba d'aria che ha colpito Forte dei Marmi ha danneggiato pure la sede del municipio, ovvero Villa Bertelli

Si è rotta una scultura in tufo e il cartellone che riproduceva la biografia del maestro Guidi è andato in mille pezzi

Il totale degli sciatori che sono rimasti bloccati sulla cabinovia Ciampinoi, in Alto Adige

Secondo le stime almeno il 50% degli alberi di Forte dei Marmi è stato abbattuto dalla tempesta. Mille i pini

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