Politica

"Bonus immediati e regole chiare. Vanno a tentoni"

I leader del centrodestra: disponibili a collaborare ma solo dopo che i ristori saranno arrivati alle attività chiuse

"Bonus immediati e regole chiare. Vanno a tentoni"

Siamo disponibili a ragionare su nuove misure tra Natale e Capodanno, ma bisogna regalare certezze, dare risposte rapide e chiare agli italiani, evitare improvvisi dietrofront e chiusure che colpiscano gli esercenti già da questo fine settimana.

I leader del centrodestra si ritrovano al Tempio di Adriano per presentare l'ultimo libro di Bruno Vespa (Perché l'Italia amò Mussolini - E come è sopravvissuta alla dittatura del virus) e lanciano un messaggio chiaro a Giuseppe Conte e al suo governo, definendo il perimetro della collaborazione su possibili nuove misure restrittive. «Se domani il governo - attacca Matteo Salvini - riterrà di proporre alle Regioni delle restrizioni tra Natale ed Epifania, come leggiamo, disponibilissimi responsabilmente a risponderne, previo - modello tedesco - rimborsi contemporanei a eventuali chiusure. Non ci fidiamo più delle promesse sui bonus, sulle casse integrazioni, sui ristori. Ma se fossero vere le indiscrezioni giornalistiche che sentiamo da fonti di governo, di una improvvisa, non comunicata, non condivisa, non contemplata chiusura generalizzata già da questa settimana, sarebbe impensabile, inaccettabile, inimmaginabile». Il leader leghisti chiarisce ulteriormente: «Non facciano scherzi il giovedì mattina sul venerdì pomeriggio, perché rischiano di innescare caos e scontro sociale. Non vorrei che qualcuno cercasse lo scontro, anche perché i dati di oggi sono positivi».

Silvio Berlusconi, in collegamento online, batte sul tasto della trasparenza e torna a chiedere che ci sia una reale collaborazione parlamentare: «Agli italiani non interessa il teatrino, ma avere regole chiare su quello che potranno fare davvero a Natale e a Capodanno, interessa sapere se a gennaio ci sarà una terza ondata di contagi e se il sistema sanitario ce la farà a reggere, interessa sapere se le scadenze fiscali per chi non ha guadagnato nulla saranno sospese anche nei prossimi mesi, interessa sapere se finalmente arriveranno i ristori promessi. Interessa sapere se vi sarà un piano credibile di impiego delle risorse del Recovery fund, sul quale è necessaria una trasparenza che finora è mancata, una serietà di idee e di proposte che non abbiamo visto, un'autentica collaborazione in sede parlamentare fra le forze politiche responsabili, maggioranze e opposizione».

Giorgia Meloni, invece, chiede di guardare la realtà: «Le chiusure dipendono dalla capacità di rimborso che il governo ha». Quanto ai tempi, si chiede, la leader di Fratelli d'Italia «è normale che oggi non si sappia se il giorno di Natale si può vedere la propria mamma, a nove giorni dal Natale? Ditemi se è una cosa normale. E lo shopping? Chiusi i centri commerciali nei weekend, poi li riaprono e poi Conte fa il cashback e il messaggio che passa è che puoi andare nei negozi. Quindi la responsabilità non è degli italiani, ma di un governo che non sa cosa fare, con una comunicazione confusa e che ha sbagliato le priorità, che erano trasporti, scuola e anziani. Le nazioni serie fanno progetti seri, a lungo termine, non cambiano idea ogni giorno, perseguono una visione e un obiettivo. Nelle nazioni di tutta Europa è stato così. Il modello italiano è... procediamo a tentoni e vediamo che succede».

Bruno Vespa, poi, chiede ai tre leader che tipo di atteggiamento avranno rispetto al vaccino. «Sì certamente mi vaccinerò e lo farò anche pubblicamente se ci fosse la possibilità - assicura Berlusconi - e se dovesse essere necessario per dare l'esempio e mandare un messaggio agli italiani e convincere gli indecisi». «Vaccinazione? Farò quello che mi consiglierò il mio medico, aspettando il mio turno», argomenta Salvini che aggiunge: «Se ci saranno tutte le garanzie, io farò quello che la salute richiede». Giorgia Meloni, invece, invita a dare la priorità agli anziani: «Il vaccino intanto facciamolo arrivare, ognuno lo fa quando lo dicono le istituzioni, i politici in tv per primi no, ci saranno molti anziani che si devono vaccinare prima di me e Salvini. Bisogna spiegare agli italiani l'importanza di questo strumento. In altri Paesi sono già partiti mentre qui non si sa nulla.

Segnalo che adesso si sta cercando un modo per far vaccinare prima i politici, io mi sottraggo a questo gioco».

Commenti