Politica

La Boschi si fa eleggere a Bolzano ma riesce a distruggere anche l'Svp

La Südtiroler Volkspartei in caduta libera si ferma al 13,4%

La Boschi si fa eleggere a Bolzano ma riesce a distruggere anche l'Svp

dal nostro inviato a Bolzano

Il terremoto politico annunciato ha sconvolto anche Bolzano. Il partito di Renzi esce con le ossa rotte dalle urne. E poco consola l'elezione dei due pupilli del leader Pd alla Camera e al Senato (Maria Elena Boschi e Gianclaudio Bressa), che conquistano il seggio solo grazie ai voti della Südtiroler Volkspartei. Ma la disfatta renziana (il Pd si ferma al 16,2%, mentre nel 2013 superava il 21%) non ha comunque lasciato illesa la Svp che, nonostante domini l'Alto Adige, ha registrato un calo di preferenze, fermandosi al 13,4% nel capoluogo atesino e perdendo consensi anche a livello regionale. Insomma, sul voto non ha pesato solo la débacle nazionale del Pd ma anche la candidatura della Boschi, come dimostra anche la bassa affluenza alle urne (74,2% rispetto all'81,1% delle ultime politiche). Molti elettori evidentemente hanno raccolto l'invito all'astensione dei partiti della destra tedesca per non favorire la pupilla di Renzi.

Il centrodestra cresce non solo a Bolzano ma in tutta la regione, che risulta spaccata in due: in Trentino la coalizione Berlusconi-Salvini-Meloni fa cappotto nei seggi uninominali (grazie alla trazione leghista), mentre in Alto Adige tocca alla Svp con la coalizione di centrosinistra. Netto pure il successo dei grillini, in crescita in tutta la regione (18,7%) anche se restano fuori dalla spartizione di seggi uninominali. «Una disfatta per il Pd: si attendevano che la Boschi superasse il 52% invece si è fermata al 41», dice Micaela Biancofiore, coordinatrice regionale di Fi (che a Bolzano ha raccolto il 25% dei voti alla Camera), secondo la quale diversi elettori tedeschi questa volta hanno votato per i grillini e anche per il centrodestra. Se il crollo del Pd fa traballare la leadership nazionale, nella Svp il risultato elettorale aprirà sicuramente una discussione interna sulle scelte politiche. L'alleanza con il Pd appare sempre meno proficua per un partito che fa parte del Ppe, ma che in Italia si coalizza con la sinistra. «Alle prossime regionali potrebbero cambiare le alleanze spiega la Biancofiore ricordando che il Trentino Alto Adige andrà alle urne in ottobre - Vedremo se riusciremo a fare un partito unico con la Lega». E la Svp? «Fa la sciocchezza di alienare il gruppo italiano. Se invece si guardasse assieme come un popolo unico e unito al futuro in Europa si potrebbe aprire un dialogo. Mi auguro dopo questa débacle che ci sia una sostituzione della classe dirigente della Svp con esponenti più aperti».

Dopo il voto in Lombardia e Lazio, quest'anno gli elettori andranno di nuovo alle urne per eleggere i governatori in Friuli-Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta, Basilicata e Molise.

E il voto del 4 marzo avrà sicuramente un peso decisivo.

Commenti