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Boschi smentisce l'inciucio: "FI non entrerà nel governo"

Il ministro: "Forza Italia sta con noi sulle riforme e non al governo". Ma conferma le aperture sulla riforma della legge elettorale

Boschi smentisce l'inciucio: "FI non entrerà nel governo"

"Non c’è nessun inciucio". Il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi spazza via settimane di accuse, illazioni e polemiche che il Movimento 5 Stelle ha riversato contro il governo. "C'è un accordo su un serio lavoro di riforme alle quali Forza Italia ha contribuito - spiega in una intervista al Corriere della Sera - Forza Italia sta con noi sulle riforme e non al governo, è saldamente all’opposizione".

Forza Italia da una parte, il governo dall'altra. Ma le riforme si fanno insieme. È questo, in estrema sintesi, la filosofia su cui è nato e viene portato avanti il Patto del Nazareno. Perché le riforme, come ha più volte ripetuto il premier Matteo Renzi, devono "essere il più possibile condivise". Proprio per questo dopo il primo sì alla riforme costituzionale, il presidente del Consiglio vorrebbe invitare Silvio Berlusconi al tavolo della legge elettorale. "Stiamo scrivendo le regole insieme per non dovere mai più dar vita alle larghe intese - spiega la Boschi al Corsera - le scelte in campo economico, come la misura degli 80 euro, sono della maggioranza e non dell’opposizione". Quella che il Cavaliere ha in mente è "un'opposizione matura" che possa convergere anche su fisco e tagli alla spesa, qualora il premier dovesse sposare le ricette di Forza Italia. Ma niente di più. "Non c’è la possibilità che Forza Italia entri al governo - conferma anche la Boschi - siamo due mondi separati".

Intanto, l'asse tra Renzi e il Cavaliere ha guà portato a casa la riforma costituzionale. La prima lettura al Senato è andata molto bene. "È stata approvata nei tempi previsti - ammette la Boschi - è stato faticoso, ma abbiamo mantenuto l’impegno, mentre le opposizioni non hanno perso una battaglia, hanno perso una occasione". Senza i voti di Forza Italia, però, sia Renzi sia la Boschi sanno molto bene che non ce l'avrebbero fatta. Persino alcuni del Nuovo centrodestra di Angelino Alfano si sono sfilati all'ultimo. Per non parlare dei dissidenti piddini che non si sono presentati in Aula. Alla Camera, invece, tira tutt'altra aria: Renzi dovrebbe avere, infatti, i numeri per farcela da solo. Ma non è detto. "Restiamo aperti al dialogo e al confronto, sempre che le opposizioni accettino di lavorare in un clima di maggiore serenità - dice il ministro per le Riforme - valuteremo eventuali aspetti da cambiare, ma l’impianto regge, è stato votato da una maggioranza molto ampia e non si tocca". La stessa Boschi, tuttavia, riconosce che a Montecitorio c’è una maggioranza estesa: "Non avremo problemi di numeri". E ribadisce l’intenzione di andare al referendum: "Decideranno gli italiani.

È il miglior modo per respingere false accuse di autoritarismo".

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