Il Brasile dell'amico Lula come base operativa. La nuova rete per l'arruolamento di spie russe

Due presunti agenti con documenti falsi fermati, un terzo è scomparso

Il Brasile dell'amico Lula come base operativa. La nuova rete per l'arruolamento di spie russe
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Il Brasile di Lula nuovo paradiso sicuro per le spie russe. Tre agenti di Mosca con passaporto del paese latinoamericano sono stati individuati e due di questi fermati, spingendo le autorità di Brasilia a lanciare un'indagine per verificare se Putin stia usando il Brasile come incubatore di agenti sotto copertura che cercano di infiltrarsi in Occidente.

Come spiega il Wall Street Journal, i due presunti agenti in custodia hanno attirato l'attenzione di Stati Uniti e Norvegia e potrebbero rappresentare un'opportunità per un possibile scambio di prigionieri. I funzionari americani sono infatti in contatto con le nazioni che detengono cittadini russi, i quali potrebbero essere usati nell'ambito di uno scambio di prigionieri per liberare gli americani fermati, a partire dal giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich.

Una delle sospette spie russe è stata arrestata nell'ottobre scorso nel Nord della Norvegia: le autorità di Oslo affermano che il ricercatore universitario con documenti brasiliani è in realtà un agente sotto copertura per Mosca di nome Mikhail Mikushin, accusato di spionaggio. Gli investigatori hanno fatto risalire la sua identità brasiliana come José Assis Giammaria a un certificato di nascita ottenuto in modo fraudolento dalla cittadina rurale di Padre Bernardo. Precedentemente, l'uomo aveva trascorso anni nelle università in Canada con lo stesso pseudonimo. Un altro russo che utilizza un'identità contraffatta è invece incarcerato in Brasile: le autorità olandesi lo hanno fermato l'anno scorso mentre tentava di infiltrarsi nella Corte Penale Internazionale come stagista. Sergey Cherkasov ha provato a entrare nella Cpi usando l'identità brasiliana di Victor Muller Ferreira, e ora il paese latinoamericano si trova a districarsi fra le richieste di estradizione arrivate da Russia e Usa. Chersakov sta attualmente scontando (in Brasile) una condanna a 15 anni di reclusione per l'uso di falsi documenti, reato che il suo avvocato ha ammesso, e per presunto spionaggio, crimine che invece nega. Mentre gli Stati Uniti lo hanno incriminato a marzo, accusandolo di essere entrato in America usando i documenti falsi brasiliani e aver agito come spia mentre frequentava un corso a Washington. La Russia ha invece chiesto l'estradizione di Chersakov in quanto trafficante di droga, un'accusa che ha sollevato lo scetticismo dei funzionari brasiliani e americani.

Un altro episodio risalente alla fine del 2022 riguarda poi il proprietario di una società di stampe 3D a Rio de Janeiro di nome Gerhard Daniel Campos Wittich, scomparso improvvisamente durante un viaggio all'estero, e che i funzionari dell'intelligence greca

hanno identificato come una sospetta spia russa con il cognome di Shmyrev. L'uomo sarebbe fuggito in Russia con una donna che hanno identificato come sua moglie, anche lei una spia che viveva sotto falsa identità in Grecia.

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