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Breivik, Christchurch, El Paso: tutti i killer xenofobi

Deliri e sparatorie. Ieri accoltellato il muezzin della moschea di Regent's Park a Londra

Breivik, Christchurch, El Paso: tutti i killer xenofobi

La strage di Hanau è solo l'ultima di una lunga serie di omicidi e attentati a sfondo razzista o xenofobo. Una scia del terrore che attraversa nazioni e continenti, e che non ha risparmiato neppure l'Italia. Il 13 dicembre 2011 due ambulanti senegalesi, Samb Modou e Diop Mor, vennero uccisi in un mercato di Firenze da Gianluca Casseri, estremista di destra 50enne, in una vera e propria caccia all'uomo. Casseri, schivo e solitario, dopo l'insano gesto si tolse la vita. Il 22 luglio di un anno dopo toccò a Oslo essere travolta da una vera propria mattanza: Anders Breivik, 32enne fondamentalista cristiano protestante, fu l'artefice di due stragi nel centro della capitale norvegese e nella vicina isola di Utoya, uccidendo 77 persone. Una volta bloccato, si arrese inneggiando alla supremazia bianca.

La Germania, prima di Rathjen, è stata più volte colpita dalla ferocia xenofoba. Il 22 luglio 2016 in un centro commerciale di Monaco un ragazzo di 18 anni, Ali David Sonboly, con doppia cittadinanza tedesca e iraniana, aprì il fuoco ed uccise 9 persone, quindi si tolse la vita. Nella lettera che annunciava la sparatoria disse di ispirarsi a Breivik. Un po' come Stephan Balliet, che il 9 ottobre 2019 ad Halle attaccò una sinagoga e un fast food, uccidendo due persone. Il killer arrivò armato, in mimetica, con una telecamera fissata sull'elmetto per filmare in diretta web quella che sperava sarebbe stata una strage. L'aveva pianificata per colpire nel giorno dello Yom Kippur, la ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell'espiazione. Medesimo modus operandi di Brenton Tarrant, che il 15 marzo 2019 a Christchurch, in Nuova Zelanda, causò la morte di 50 persone attaccando la moschea di Al Noor e il centro islamico di Linwood, entrambi i luoghi affollati da persone di religione musulmana che praticavano la preghiera del venerdì. L'autore degli attentati di stampo islamofobo trasmise l'eccidio in diretta Facebook. Sulle armi utilizzate erano riportati nomi di storiche battaglie in cui i musulmani furono sconfitti e di personaggi responsabili di aver fatto guerra a persone di fede islamica. Tarrant è stato condannato all'ergastolo.

Purtroppo non è mai stato individuato l'uomo che tra il 2009 e il 2010 fece sprofondare nel terrore la comunità straniera della città svedese di Malmoe. Secondo gli inquirenti, si ispirava ad un altro killer xenofobo, Jan Ausonious, che tra il 1991 e il 1992 fece strage di immigrati a Stoccolma e Uppsala. Avevano invece il volto di Beate Zschaepe, Uwe Mundlos e Uwe Boehnhardt, che si erano conosciuti ad un raduno neonazista a Jena, gli attentatori che imperversarono in tutta la Germania tra il 2000 e il 2006, uccidendo 9 negozianti di origine turca e una poliziotta tedesca. I due uomini furono ritrovati suicidi dopo una rapina in banca. La Zschaepe si è costituita nel novembre del 2012.

Negli Stati Uniti, a El Paso, il 3 agosto 2019, il 22enne Patrick Crusius, sparò all'interno di un centro commerciale uccidendo 22 persone. Poco prima di compiere la strage, Crusius aveva pubblicato un manifesto suprematista in cui elogiava gli attentati di Christchurch.

L'ultimo atto di intolleranza è di ieri a Londra, dove uno sconosciuto ha accoltellato, in maniera non grave, il muezzin della moschea di Regent's Park. LG

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