«È in condizioni stabili e buone» si affretta a chiarire lo staff del Billionaire senza aggiungere molto di più. Il minimo indispensabile per parare le notizie di corridoio che, fino a qualche ora prima, raccontavano di un Flavio Briatore in «condizioni serie».
Il re delle notti in Costa Smeralda è stato ricoverato domenica sera al San Raffaele di Milano, sottoposto a una tac per i sintomi da polmonite e successivamente al tampone. Positivo al test, non è stato isolato a casa sua ma trattenuto: pur non avendo bisogno della terapia intensiva, l'imprenditore ha comunque 70 anni e rientra a pieno titolo nella categoria dei pazienti che, con più facilità, possono presentare complicanze da Covid. È sottoposto a controlli costanti e monitorato h24.
Tuttavia non si trova nel reparto distaccato dedicato ai malati di coronavirus di Villa Turro, che sarà riaperto solo in caso di una seconda ondata di infezioni. Alloggia in una stanza del reparto solventi all'interno della struttura principale di via Olgettina. La decisione avrebbe suscitato qualche polemica tra il personale dell'ospedale, ma l'area garantisce comunque il più totale isolamento dagli altri pazienti. Il San Raffaele, che per ora conta una decina di casi Covid, sta isolando i singoli malati in stanze messe in sicurezza e attrezzate a far fronte a ogni complicazione. A seguire Briatore sono i cardiologi Silvia Ajello e Giulio Melisurgo, dello staff si Anestesia e rianimazione diretto da Alberto Zangrillo. Lo stesso Zangrillo con cui Briatore ha condiviso le posizioni «negazioniste» smorzando l'allarme epidemia. E lo stesso Zangrillo che, prima dell'allarme di febbraio, avrebbe detto all'amico: «Ho visto i risultati della tua tac ai polmoni. Sembra coronavirus». A dicembre infatti Briatore ha raccontato di aver avuto un mese di tosse e febbre per un virus ai polmoni, con sofferenza in particolar modo del polmone sinistro.
Questo significherebbe due cose: o è vero lo studio di Hong Kong, secondo cui ci si può ammalare più di una volta (e Briatore sarebbe pioniere anche in questo) o si è trattato di una polmonite solo simile a quella da Covid 19. Fatto sta, al di là dei bollettini medici che al momento non vengono diffusi, che una polmonite durata un mese ha messo alla prova il fisico del manager 70enne e può comunque rendere il ricovero un po' più delicato e sicuramente degno di cautela. Ieri pomeriggio lo staff dell'imprenditore del Billionaire, tra cui si contano 63 infetti, si è limitato a diffondere una nota in cui ha chiarito: «Le condizioni di Flavio Briatore sono assolutamente stabili e buone. Lui stesso ringrazia per i numerosi messaggi di affetto ricevuti in queste ore. Briatore domenica sera, accusando leggera febbre e sintomi di spossatezza, si è recato all'ospedale San Raffaele di Milano per un controllo. L'imprenditore è stato ricoverato, sottoposto a un check up generale e resta sotto controllo medico». Nessun dei suoi fedelissimi è entrato nella polemica sulla chiusura dei locali nè ha proferito parola sulla presa di posizioni di Briatore, che si è spesso schierato contro il fronte dei medici allarmisti.
Non è il momento dei «te l'avevo detto», nè di rinfacciare teorie o commenti. Ora c'è da portare a casa la pellaccia, al di là delle «scommesse» alla Vittorio Sgarbi che, da negazionista in prima linea, vede nel ricovero di Briatore un punto di svolta: «Se muore abbiamo perso ogni battaglia, se vive è la conferma che il Covid è diventato un male che si può curare, e anzi potrebbe essere un rovesciamento del fronte».
Tuttavia, che ci sia poco da scherzare con l'infezione ce ne siamo resi conto tutti. Anche il mondo della notte si spera abbia capito. Oltre a Briatore anche il gestore del Sottovento, altro locale top di Porto Cervo, è malato e, in condizioni gravi, è nel reparto Malattie infettive di Sassari.
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