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A Brunetta e Giorgetti il primo "Farnése d'Or", il premio che celebra il Trattato del Quirinale

L'ambasciatore Masset: ora all'Europa serve un forte motore Roma-Parigi

A Brunetta e Giorgetti il primo "Farnése d'Or",  il premio che celebra il Trattato del Quirinale

«Quella tra Italia e Francia è una amicizia vera ed equilibrata. Viviamo una globalizzazione sempre più frantumata, la nostra vicinanza oggi è necessaria e rappresenta una condizione di forza».

Christian Masset, ambasciatore di Francia in Italia insieme a Denis Delespaul, presidente della Camera di commercio France Italie - la più grande e antica camera di commercio europea in Italia - convoca i giornalisti a Palazzo Farnese nel giorno del Gala del Farnèse d'Or, un riconoscimento assegnato in questa sua prima edizione a Giancarlo Giorgetti, Renato Brunetta e Franck Riester, ministro per il Commercio estero francese; a Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti e Nicola Dufourcq, presidente della Banca pubblica di investimenti francese; a Davide Mele di Stellantis; a Roberto Benigni e a Isabelle Andrieu per l'innovazione. L'idea è quella di fotografare, celebrare e rafforzare, anche visivamente e scenograficamente, la relazione speciale che si è creata tra Italia e Francia all'indomani del Trattato del Quirinale, firmato nel novembre scorso da Mario Draghi ed Emmanuel Macron. Un atto che ha segnato un rilancio nelle relazioni tra i due paesi, alla luce della Brexit e della transizione tedesca nell'era del dopo-Merkel.

Il messaggio è che non è più tempo di campanili e polemiche, di Prosecco contro Champagne e di rapporti emotivi altalenanti, ma è arrivato il tempo di «creare un evento che vada oltre ciò che si percepisce, che sia riconosciuto e conosciuto e aiuti a diffondere i fatti». Un obiettivo perseguito anche attraverso il Manifesto Le Farnèse d'or che indica gli obiettivi da perseguire per rafforzare la collaborazione Italia-Francia nella cooperazione economica, negli incentivi all'innovazione e alle start-up, nell'internazionalizzazione delle pmi, nell'attenzione all'ambiente e nel sostegno alle iniziative culturali italo-francesi. «I sistemi economico-produttivi dei nostri Paesi sono sinergici e complementari - spiega Delespaul - con un maggiore ruolo della grande industria francese e una maggiore vivacità e reattività del tessuto delle Pmi italiane». Una partnership inevitabile, dunque.

Soprattutto oggi, conclude l'ambasciatore Masset, in un momento in cui «l'Europa deve andare più veloce e per farlo ha bisogno di un motore italo-francese sempre più forte».

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