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Brunetta a Renzi: "Da ottobre sarai disoccupato"

Il capogruppo di Forza Italia alla Camera sfida Renzi con una contro manifestazione per dire no alla riforma costituzionale

Brunetta a Renzi: "Da ottobre sarai disoccupato"

"Lo dico con un sorriso, ringrazio Matteo Renzi per le continue citazioni. Che dire, meglio mancato premio Nobel che uno come lui che non ha mai lavorato in vita sua e si è fatto assumere fittiziamente dal padre. Lo dico con un sorriso, perché questo è il nostro stile. Disoccupato eri, caro Renzi, disoccupato sarai da ottobre". Renato Brunetta replica così, attraverso Facebook, alle provocazioni che il premier gli ha lanciato da Bergamo dove si trova per aprire la campagna referendaria a favore del sì e dove il capogruppo di Forza Italia alla Camera ha organizzato una contro manifestazione di coloro che si oppongono alla riforma.

"Ecco come intende la democrazia questo presidente del Consiglio abusivo. Lui può fare propaganda in lungo e in largo, anche strumentalizzando occasioni istituzionali, e i suoi oppositori devono tacere come nei vecchi regimi”, scrive ancora Brunetta che chiede l’intervento di Mattarella “per mettere un freno alle intemperanze di un premier che ha perso evidentemente la misura della realtà e del reale".

E questo è solo il preambolo del lungo pomeriggio del centrodestra che si ritrova unito a Piazza Matteotti per una maratona oratoria per dire No alla riforma Costituzionale nel merito e nel metodo. E Brunetta, sempre dal suo profilo Facebook, ne ha elencato ieri i motivi: “1. No perché non si cambia la Costituzione con un colpo di mano di una finta maggioranza; 2. No perché quella italiana era la Costituzione di tutti; 3. No perché il referendum non potrà sanare né compensare un vizio di origine; 4. No perché la Costituzione deve unire e non dividere; 5. No perché il combinato disposto con la legge elettorale porta a un premierato assoluto; 6. No perché saltano pesi e contrappesi; 7. No perché il nuovo Senato è solo un pasticcio; 8. No perché non funziona il riparto di competenze Stato-Regioni-Autonomie locali; 9. No perché si sostituisce il centralismo al pluralismo e alla sussidiarietà, e si crea inefficienza; 10. No perché non si valorizza il principio di responsabilità”.

Brunetta, invece, questo pomeriggio, dai microfoni di Tgcom24, ha attaccato nuovamente Renzi che aveva parlato di un possibile ritorno degli 'inciuci' in caso di vittoria del no al referendum."Ma chi ha fatto l'inciucio con Verdini? Chi si è comprato politicamente 60 senatori dell'opposizione? Chi ha fatto tutto questo? E lo dico con simpatia nei confronti di Verdini, ma l'inciucio con Verdini, chi l'ha fatto? Renzi è andato al potere con la congiura di Palazzo, ha fatto fuori Enrico Letta con un inciucio, ha in qualche maniera convinto, abbindolato Napolitano, non ha mai vinto le elezioni e sta occupando tutti i posti di potere, dalla Rai alle televisioni, ai giornali e sta facendo di tutto con inciuci". Per Brunetta Renzi "è il re dell'inciucio" e "ha la faccia tosta, la faccia di bronzo per non dire altro, di tacciare altri di inciucio". E ancora: "Questo signore non ha mai vinto le elezioni, ha vinto solo un congresso di partito chiamato primarie, ha cacciato via il presidente del consiglio che c'era prima, Enrico Letta, dicendogli pochi giorni prima 'Stai sereno Enrico', ma ce le siamo dimenticate queste cose?".

Dal palco di Piazza Matteotti il leghista Roberto Calderoli ha definito la riforma un pericolo per la Costituzione e ha aggiunto:"L'unica cosa" che Renzi può dire "di buono rispetto a questa riforma è: ‘scegliete il nuovo rispetto al vecchio’. Ma io quando c'è una bella merda nuova, non la pesto comunque. Io preferisco andare per la vecchia strada, cambiare la costituzione in bene, perché anche se fresca una bella merda rimane una bella merda".

Durante il suo intervento Calderoli è stato colto da un lieve malore dovuto al caldo.

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