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La brutta estate dei Di Pietro tra vitalizi ridotti e questioni legali

È stata un'estate da dimenticare per Antonio Di Pietro e il figlio Cristiano. L'ex segretario dell'Italia dei Valori si è visto ridurre il vitalizio di quasi 1.500 euro mentre Cristiano, ex consigliere regionale, non vuole restituire 4.399 euro

La brutta estate dei Di Pietro tra vitalizi ridotti e questioni legali

"Un'estate al mare" di Giuni Russo è il pezzo balneare per antonomasia. Ma che c'azzecca con Antonio e Cristiano Di Pietro, che da sempre a sdraio e lettini preferiscono le fatiche e i frutti della campagna? A parte le battute, non è stata un'estate meravigliosa per l'ex segretario dell'Italia dei Valori e per Di Pietro Jr., alle prese con un paio di grane di cui avrebbero fatto volentieri a meno. Secondo l'Espresso, papà Antonio si è visto ridurre il vitalizio maturato in Parlamento di quasi 1.500 euro, mentre Cristiano è impegnato da tempo in una battaglia legale con il Molise per un patrocinio legale risalente ai tempi in cui era consigliere regionale: meno di 4.500 euro che il rampollo ormai 43enne, ex poliziotto come il papà, non vuole sborsare.

Antonio Di Pietro, 68 anni da compiere ad ottobre, dopo una vita di lavoro tra polizia, magistratura e politica si gode la sua vita da contadino nell'amata campagna di Montenero di Bisaccia. Nonostante qualche sporadica incursione televisiva - una delle più recenti a La7 per spiegare dal suo punto di vista i motivi legati al crollo del ponte Morandi, lui che in passato è stato ministro delle Infrastrutture nel governo Prodi - i pensieri di Di Pietro sono rivolti prevalentemente alle fasi lunari e ai loro riflessi sulla crescita di vite e ulivo. Ma la politica rimane nel suo cuore. Chissà la sua faccia quando ha saputo della legge approvata dal governo giallo-verde per la riduzione dei vitalizi. Anche il suo è destinato a scendere da 6.462 a 4.866 euro, frutto degli 11 anni passati tra Camera e Senato come leader dell’Idv.

Se Antonio piange, Cristiano non ride. La sua parabola di politico di successo, iniziata nei primi anni 2000 con l'elezione a consigliere regionale con 2.500 voti, ha imboccato da tempo una direzione discendente. Dopo la scomparsa dell'Idv dallo scenario politico nazionale, Di Pietro Jr. ci ha riprovato di recente con una lista autonoma (Unione per il Molise) che tuttavia non è andata oltre qualche centinaio di voti, mancando così l'ingresso nel parlamentino molisano. Ma il vero problema di Cristiano, al momento, è un altro e risale alla sua esperienza pregressa in consiglio regionale. La Regione gli intima di restituire 4.399 euro e 45 centesimi per un patrocinio legale che la Regione stessa gli aveva concesso e liquidato quando lui ne era vicepresidente, ma che per la Corte dei Conti non era dovuto. Per Di Pietro Jr. quei soldi gli spettavano di diritto e dunque non ha alcuna intenzione di restituirli di tasca sua. Di qui il contenzioso aperto con il Molise. Perché la pecunia olet..

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