La Buona scuola cade a pezzi Studentessa ferita a Nichelino

Sfiorata la tragedia pure a Padova: classe evacuata in tempo

Nichelino (Torino) Cade a pezzi la «Buona scuola» tanto decantata dal premier Renzi. In due aule una a Nichelino, in provincia di Torino e l'altra a Padova - la tragedia è stata evitata solo per miracolo o, per meglio dire, grazie alla prontezza degli insegnanti. Una bambina di 9 anni che si trovava in classe durante la pausa pranzo, è stata colpita da un pezzo di intonaco, caduto dal soffitto della scuola Rodari di Nichelino. Due suoi compagni di classe sono stati invece, solo sfiorati dai calcinacci caduti dall'alto. La piccola è stata trasportata in ambulanza all'ospedale Regina Margherita di Torino e le sue condizioni non destano preoccupazione: ha riportato diverse escoriazioni e una ferita alla testa. Gli altri due bambini sono stati invece riportati a casa dai genitori: dovranno superare lo spavento ma sono illesi. Fortunatamente il crollo non si è verificato al centro dell'aula, ma vicino alla porta di ingresso e solo per questo il numero dei bambini coinvolti sono stati «solo» tre. La superficie che si è staccata dal soffitto è di un metro per 30 centimetri. Quello che più fa rabbia ai genitori e li rende dubbiosi sulla sicurezza delle scuole che ogni giorno accolgono i loro bambini, è il fatto che solo alcuni mesi fa, la Rodari era stata valutata sicura. Come spiega l'assessore all'Istruzione di Nichelino, Filippo D'Aveni: «A giugno una ditta incaricata dal Comune aveva effettuato un sondaggio per verificare lo stato di sicurezza del soffitto. Gli operai avevano rotto proprio il punto che è crollato oggi e lo avevano poi ripristinato». La preside, Patrizia Cannavò, conferma che «proprio nel punto del soffitto crollato erano stati eseguiti dei controlli statici, quando la scuola era chiusa». Mentre le mamme portavano via i loro figli spaventati, i carabinieri della sezione scientifica della Compagnia di Moncalieri hanno effettuato i rilievi nell'aula, che è poi stata posta sotto sequestro.

Tragedia sfiorata anche a Padova, dove in una classe della scuola elementare De Amicis è completamente crollato il controsoffitto. Se i venti bambini, tra i dieci e gli undici anni, non hanno riportato neanche un graffio, lo devono soprattutto all'intuito della loro maestra. Alcuni alunni si erano già allontanati per andare in mensa, mentre altri erano ancora seduti, quando l'insegnante ha sentito uno strano rumore provenire dal tetto. «Presto bambini, mettetevi in fila, come fosse una esercitazione e andiamo velocemente a pranzo», li ha esortati. In una manciata di secondi i sei pannelli del controsoffitto, con i grandi neon che illuminano la stanza, sono precipitati sui banchi, sugli zaini e su un paio di occhiali dimenticati sul banco.

Il soffitto era stato sistemato nel 2003, la scorsa estate il Comune aveva eseguito la manutenzione e i lavori di verifica ordinari e non era emersa nessuna criticità. Nonostante le promesse del governo di investire nell'edilizia scolastica, a quanto pare la situazione degli istituti del nostro Paese rimane assai precaria.

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