Cronache

Burian, termometri giù di 10° Pronte le task force anti-gelo

Allerta della Protezione civile: freddo, pioggia e neve mettono in crisi agricoltura e allevatori in tutta Italia

Burian, termometri giù di 10° Pronte le task force anti-gelo

Dopo un'estate di siccità, ecco quest'inverno, che a un mese dalla primavera, sembra non voler cedere il passo. Anzi si irrigidisce, si fa polare, crea allarme. Da Nord a Sud del Paese. Autostrade per l'Italia invita a non mettersi in viaggio nelle zone più a rischio, ovvero, stavolta, 1500 chilometri di rete.

Cuneo sommersa dalla neve, termometri che scendono abbondantemente sotto lo zero, chiusi i tunnel di Tenda e il Colle della Maddalena verso la Francia, mentre a Torino l'arcivescovo Cesare Nosiglia lancia un appello: «Chiedo a tutte le parrocchie, case religiose, associazioni e movimenti ecclesiali di accrescere l'impegno per avvicinare le persone che nel proprio territorio dormono per strada e necessitano di assistenza» Una massa d'aria ghiacciata proveniente dall'Artico interesserà, infatti, il settentrione a partire da oggi, con brusco calo delle temperature anche di 10-15 gradi.

In Lombardia tutta la prossima settimana sarà contraddistinta da valori termici di almeno 5°C inferiori alla media climatologica, con minime abbondantemente sotto lo zero e massime intorno allo zero o lievemente al di sopra.

Ma è l'intera Italia a battere i denti. Maltempo ovunque sul nostro fragile ex Belpaese. L'aria polare si propagherà gradualmente dalle regioni settentrionali a quelle centro-meridionali, specialmente lungo il versante adriatico. Partendo dal Nord per arrivare già oggi al Centro-Sud, con il limite delle nevicate destinato ad abbassarsi sensibilmente: la neve arriverà fin quasi alle coste su Romagna e Marche; da metà giornata previsti fiocchi fino in pianura su Toscana, Umbria e Abruzzo, dalla sera anche su nord del Lazio, Molise e nord della Puglia. Nella notte tra oggi e domani si prevede neve fino in pianura in tutto il Lazio, con fiocchi anche sulla Capitale, e così anche sulle coste di Abruzzo, Molise e Puglia garganica. Al Sud tra i 200-400 metri tra Campania e Basilicata, si dovrebbe vedere il bianco, oltre i 900-1.400 metri invece su Calabria e nord-est della Sicilia. Al Nord cielo nuvoloso, con fiocchi sparsi o deboli nevicate specialmente nelle aree pedemontane e prealpine, con nevicate diffuse, anche a bassa quota e vento su Veneto, Friuli, Toscana, Umbria.

Lo chiamano Burian, è il gelo siberiano.

Anche nella Capitale è scattato l'allarme. In Campidoglio, l'assessorato alla Persona, scuola e comunità solidale ha avviato un lavoro in sinergia con il privato sociale cittadino che ha consentito di mettere a disposizione ulteriori 186 posti notturni e 21 diurni per i senzatetto. È inoltre in corso una ricognizione con Atac e con Ferrovie dello Stato per definire un ulteriore incremento dei posti tramite l'apertura delle stazioni metro e ferroviarie. È stato anche disposto il prolungamento dell'orario di riscaldamento consentito.

In Emilia Romagna la Protezione civile ha lanciato l'allerta meteo: codice arancione per lo stato del mare sulla costa romagnola e ferrarese e con codice giallo per criticità idraulica nelle stesse zone; per criticità idrogeologica sulle coste e sull'Appennino romagnolo e per temperature estreme e pioggia che gela su tutto il territorio. Tanto che la Regione ha predisposto una task force «anti-gelo»: 1.100 uomini tra tecnici e operativi ed oltre 300 gruppi elettrogeni pronti per dare energia in caso di blocchi della rete. A Fermo, nelle Marche, il sindaco Ediana Mancini ha firmato l'ordinanza di chiusura degli istituti scolastici per domani. Lo stesso a Giulianova. Pure nei campi e nelle stalle d'Italia è iniziata la corsa alle difese contro l'assalto del freddo siberiano. Lo spiega Coldiretti anticipando che gli allevatori stanno mettendo i cappotti ai vitelli e hanno acceso le lampade termiche a luce rossa, mentre l'acqua negli abbeveratoi viene scaldata fino a una temperatura di 20 gradi oppure lasciata sgocciolare per evitare il congelamento delle tubature e i rubinetti sono stati foderati.

Mentre chi coltiva prega: dopo il sole potrebbe essere il grande gelo a distruggere i futuri raccolti.

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