Un business da 500 miliardi, pronte cinquecento aziende italiane

Dall'energia alla bonifica: Fs al lavoro sul corridoio logistico, Fincantieri opera sui cantieri di Odessa

Un business da 500 miliardi, pronte cinquecento aziende italiane
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In Ucraina si continua a combattere l'invasione russo, ma a Roma già si prepara la ricostruzione del Paese, scommettendo su una pace vicina. Domani all'Eur la premier Giorgia Meloni aprirà la più importante Conferenza internazionale dell'anno su questa grande impresa, stimata in oltre 500 miliardi di euro dalla Banca Mondiale. Un'impresa che ha come primo obiettivo attirare investimenti privati, mobilitando il sostegno internazionale per la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione dell'Ucraina. La prima giornata sarà chiusa dal saluto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di fronte a 15 capi di Stato e di governo, a cominciare dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky e alla presidente della commissione europea Ursula von der Leyen. Parteciperanno quasi tutti i ministri italiani, innanzitutto il titolare dell'Economia Giancarlo Giorgetti.

Una task force guidata dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha lavorato per mesi alla preparazione di quest'evento che prevede oltre 4 mila partecipanti, circa 100 delegazioni ufficiali, 40 Organizzazioni Internazionali, centinaia di esponenti delle autonomie locali e della società civile.

Delle 2mila aziende che parteciperanno 500 sono italiane, altrettante ucraine e l'altra metà del resto del mondo. Le nostre sono innanzitutto Ferrovie dello Stato che, da capofila di 15 imprese, dovrà realizzare un corridoio logistico fino ai porti di Trieste e Venezia e Fincantieri che dovrà creare un polo cantieristico ad Odessa. E poi tante altre, che spaziano dall'energia all'architettura, dall'edilizia all'elettronica, dalla logistica alle bonifiche. Energia, Enel, Leonardo, Iveco, Kpmg, Snam, Atm, solo per citarne alcune. Negli spazi avveniristici della Nuvola di Fuksas ci saranno 120 stand e 30 ospiteranno aziende italiane.

Tutti i partecipanti dovranno rispondere alla domanda: come affrontare il gap di bilancio ucraino, stimato a 35-40 miliardi di euro nel 2026? Come favorire la ricostruzione e il parallelo processo di integrazione dell'Ucraina nell'Ue? Per l'Italia si tratta di obiettivi strategici, sia per sostenere le aspirazioni del popolo ucraino che per impedire che rimanga una forte area di instabilità vicino ai nostri confini. Al tempo stesso, è un'importante opportunità per il nostro sistema produttivo.

L'operazione ricostruzione dovrà avvenire all'interno di una grande alleanza europea e mondiale e a Roma verranno per questo il cancelliere tedesco Merz, i premier polacco Tusk, greco Mitsotakis, albanese Rama, finlandese Orpo, olandese Schoof, il presidente ceco Pavel, il presidente del Consiglio europeo Costa, la presidente dell'Europarlamento Metsola. Trump ha scelto l'inviato speciale Kellog e la Santa Sede il segretario di Stato Gallagher.

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