Sulla riforma del processo penale si cerca l'intesa tra Partito democratico e Area popolare. In particolare sulla prescrizione si accelera in commissione Giustiza al Senato, dove la norma dovrebbe diventare parte integrante della riforma e dove domani si vota l'abbinamento dei provvedimenti.
Si tratta di un passaggio formale deciso all'interno della maggioranza per tentare di sciogliere il nodo intercettazioni-prescrizione, ma anche di un passo obbligato per riuscire a reintrodurre nella riforma il tema della prescrizione (in un primo momento stralciata). Come spiega il relatore Felice Casson al momento verranno presentati 8 provvedimenti sulla prescrizione che potrebbero venire abbinati alla riforma. Nel caso di voto favorevole, verrà quindi presentato il il testo base che conterrà anche il capitolo prescrizione. "L'intenzione è quella di partire dal testo approvato dalla Camera, ma ovviamente questo potrà essere emendato", ha detto il presidente dei senatori di Ap-Ncd Renato Schifani dopo una riunione con il capogruppo Pd Luigi Zanda.
"Siamo ragionevolmente ottimisti", aggiunge il ministro della Giustizia Andrea Orlando, "Il confronto nella maggioranza procede nella direzione giusta. Utilizzando l’impianto del testo uscito dalla Camera, si lavora per rivedere complessivamente il meccanismo della prescrizione e per prevedere per i reati contro la pubblica amministrazione tempi più lunghi per la prescrizione, in modo da rendere pressoché impossibile che i processi in questa materia possano finire nel nulla".
A chiedere una "riforma organica della prescrizione" è anche l'Associazione nazionale dei magistrati (Anm) secondo cui "l'adozione di norme che allungano
i termini dei vari gradi di giudizio" non servirebbe a combattere il fenomeno della corruzione, come sottolinea il segretario, Francesco Minisci, sintetizzando la presa di posizione della giunta del sindacato delle toghe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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