È terminata la cabina di regia con Draghi e i partiti ed è iniziato l'incontro con le Regioni e il tanto atteso Consiglio dei ministri. Secondo le fonti interne al governo, si andrà verso l'obbligo vaccinale per tutti gli over 50 che non lavorano e il super green pass sui luoghi di lavoro pubblici e privati.
Cosa sta per cambiare
Per "tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell'erogazione delle prestazioni di cura e assistenza, l'obbligo vaccinale" anti Covid si applica a tutti i residenti in Italia, anche cittadini europei e stranieri, che "abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età": è quanto riporta l'Ansa che ha potuto visionare il dl Covid attesa in Cdm. L'obbligo vale "fino al 15 giugno", ma la data sarebbe in discussione. Sono esentati i casi di "accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore".
Secondo quanto reciterà il nuovo decreto, dovranno essere vaccinati o guariti anche i lavoratori di negozi, centri commerciali, uffici pubblici, Comuni, Province, Regioni, servizi commerciali e servizi pubblici come Inps e Inail. Per quanto riguarda lo smart working, tornerà ad essere attivo nel settore pubblico e, possibilmente, nel privato. Per contrastare l'aumento dei contagi e frenare la corsa della variante Omicron, "bisogna incentivare il ricorso allo smart working nella cornice delle regole vigenti, e questo sia nel settore pubblico che in quello privato", sarebbe stato indicato durante la cabina di regia col premier Mario Draghi.
Capitolo scuola: il governo vuole riaprire e non permettere più la dad: nella fascia 0-6 anni, con un positivo scatterà la quarantena per tutta la classe; nelle scuole primarie scatterà con due casi, con quarantena di 7 giorni. E poi, via libera alla terza dose dal 10 gennaio per i ragazzi tra i 12 e i 17 anni.
"No obbligo indiscriminato"
"La Lega è contraria all'obbligo vaccinale indiscriminato e propone di utilizzare criteri scientifici e non ideologici: la maggioranza assoluta dei ricoveri in terapia intensiva riguarda persone al di sopra dei 65 anni", come riferito da fonti interne al partito. La Lega ha anche chiesto la "tutela di anziani e fragili, indennizzi per i danneggiati dalle vaccinazioni" e "subito un decreto ristori per chi perde il lavoro, no a bambini senza scuola". La maggioranza è divisa sulla proposta del premier Mario Draghi di introdurre un obbligo di vaccinazione per gli over 50: nel corso della cabina di regia, il Pd avrebbe ribadito con forza la richiesta di estendere a tutti l'obbligo di vaccino così come il ministro della Salute Roberto Speranza. I due partiti di centrosinistra, però sarebbero pronti ad accettare la mediazione del premier. La Lega, invece, avrebbe riproposto di fissare l'asticella a 60 anni e il Movimento 5 Stelle si sarebbe espresso sulla stessa posizione. Elena Bonetti, di Italia Viva, avrebbe dato sostegno alla posizione di Draghi per andare avanti sulla spinta vaccinale, mantenere attività economiche aperte anche introducendo obbligo e super Green pass.
Dove serve il super green pass
Non basterà più il tampone per andare in banca, accedere a servizi della Pa o servizi personali come vedi parrucchieri o estetiste, ma sarà necessario esibire il super green pass, quindi essere vaccinati o guariti dal Covid. È questa, secondo l'Adnkronos, una delle proposte uscite dalla cabina di regia e che dovrebbero approdare nel Cdm che si sta tenendo questo pomeriggio. Le stesse misure si ipotizzano anche per gli stadi e i palazzetti dello sport visto che molti calciatori di squadre di serie A sono positivi.
Alla riunione della cabina di regia del governo sulle nuove misure anti-Covid hanno partecipato i ministri Roberto Speranza di Leu, Dario Franceschini del Pd, Massimo Garavaglia della Lega, Elena Bonetti di Iv, Maria Stella Gelmini di Fi, Fabiana Dadone del M5s.
Presenti anche i ministri della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, dell'Economia Daniele Franco e della Scuola Patrizio Bianchi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli. Come sempre, hanno presto parte alla cabina di regia il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, e il responsabile del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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