Cacciari sferza Zingaretti: "Apra il congresso del Pd alle sardine"

Il filosofo aggiunge che il movimento dovrà avanzare delle proposte concrete perché non potranno portare la gente in piazza all’infinito

Cacciari sferza Zingaretti: "Apra il congresso del Pd alle sardine"

Parla direttamente a Nicola Zingaretti e alle sardine. Al primo ricorda di aprire il congresso del Partito democratico a questo movimento. Alle seconde dice di fare proposte concrete e precise perché non potranno portare la gente in piazza all’infinito. Massimo Cacciari è come sempre molto chiaro e trasparente nelle sue dichiarazioni. E lo ha fatto anche stavolta su uno dei temi caldi dell'attualità.

Il filosofo è convinto che le sardine abbiano cambiato il clima politico caratterizzato da “intolleranza, arroganza e megalomania che non era soltanto di Salvini”, precisa l’ex sindaco di Venezia. Secondo Cacciari, le sardine assomigliano ai partiti di Tsipras in Grecia e di Podemos in Spagna che nascono, scompaiono e poi ritornano. Il saggista nota delle affinità anche con il Movimento 5 Stelle perché sia le sardine sia i grillini sono segnali della caduta della rappresentanza politica tradizionale. “Ma i 5 Stelle all'inizio avevano una leadership carismatica ultra personalizzata e poi il loro motto era né a destra né a sinistra, era il vaffa - spiega Cacciari -. Le sardine sono chiaramente più ideologiche e hanno una configurazione più incerta nella loro prospettiva”.

In un'intervista a Repubblica, l’ex sindaco di Venezia evidenzia che il movimento si trova davanti a un momento di svolta. In sostanza, dovrà avanzare delle proposte concrete e definire una piattaforma programmatica centrata su determinate problematiche. Secondo Cacciari, infatti, l’antifascismo e l’antisalvinismo sono dei buoni punti di partenza ma non sono sufficienti. In definitiva, il filosofo ribadisce che non ci si può accontentare di ritrovarsi in piazza per lungo tempo senza avere degli obiettivi precisi e definiti.

Cacciari lancia poi un messaggio a Zingaretti affinché il segretario del Pd organizzi il congresso del partito tenendo conto di questo movimento. Il senso è quello di aprire uno spazio politico in cui le sardine possano entrare a farne parte. “Dica loro: venite e lavoriamo insieme - precisa il saggista -. So che lui ha capito questo discorso, ma lo deve imporre esplicitamente anche ai tre quarti del suo gruppo dirigente che non ne vuole sapere di un congresso con questa apertura”.

Infine, il

filosofo riconosce al movimento di aver messo in difficoltà Matteo Salvini perché il leader della Lega ha compreso di aver fatto troppo lo spaccone e allo stesso tempo ha permesso alle sardine di assumere una dimensione di massa.

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