Interni

Calenda giustizialista con gli ex alleati centristi. Ma anche Azione scopre un suo "caso Cuffaro"

Sul tavolo del leader il dossier del candidato alle Europee al Sud, Luigi Bosco. Ex deluchiano, sponsorizzato dai piani alti del partito, finito in un'inchiesta sulla sanificazione degli ospedali

Calenda giustizialista con gli ex alleati centristi. Ma anche Azione scopre un suo "caso Cuffaro"

Ascolta ora: "Calenda giustizialista con gli ex alleati centristi. Ma anche Azione scopre un suo "caso Cuffaro""

Calenda giustizialista con gli ex alleati centristi. Ma anche Azione scopre un suo "caso Cuffaro"

00:00 / 00:00
100 %

Carlo Calenda spara «palle» di moralismo e giustizialismo sulle liste per le Europee. Ma ora ha in casa il suo «caso Cuffaro». Sul tavolo del leader di Azione è approdato un dossier imbarazzante: la candidatura alle Europee al Sud dell'ex consigliere regionale deluchiano Luigi Bosco. Un nome «benedetto» ai piani alti del partito e soprattutto fortemente sponsorizzato da Francesca Scarpato, ex coordinatrice provinciale di Azione Napoli, ora segretaria «ombra» al fianco di Calenda nei tour elettorale. Perché il «dossier Bosco» diventa una questione politica nazionale? Secondo quanto scrive Alessio Gemma su Repubblica «il candidato di Calenda sarebbe finito in un'indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) per i suoi rapporti con imprenditori nella sanificazione degli ospedali». Usando il metro di giudizio di Calenda, Bosco, che aveva già annunciato la candidatura da tempo, sarebbe un «profilo imbarazzante».

Lo stesso Bosco nelle ultime settimane ha avviato la propria propaganda elettorale. Calenda si è distinto per una campagna mediatica feroce contro Italia Viva per le adesioni di Cesaro e Mastella. Ora però il capo di Azione rischia di essere ferito con la stessa arma del giustizialismo. Dovrà decidere, in fretta, se candidare o no Bosco. In Campania con Calenda scende in campo l'ex deputato Gigi Casciello, pupillo di Mara Carfagna. Mentre Totò Cuffaro sembra orientato a declinare l'offerta di Matteo Renzi. Anche se il deputato di Più Europa, Riccardo Magi, partito alleato alle Europee con Iv, rivela un'altra versione: «Cuffaro e la sua Dc non sono mai stati neppure presi in considerazione nel tavolo in cui si è discusso della lista per gli Stati Uniti d'Europa» - dice a Repubblica, Riccardo Magi, che accusa l'ex alleato: «Calenda è passato dall'essere leader di Azione a leader della disperAzione - risponde -. Mi dispiace leggere le sue affermazioni nelle quali si accusa Bonino, che si è battuta per tutta la vita per la legalità e lo Stato di diritto in questo Paese, di avere imbarcato la cultura della mafia».

Cuffaro mette sul piatto 140mila voti. Che potrebbero fare gola a molti. Nell'ex Terzo Polo la pesca a strascico è il piatto forte. Italia Viva schiera al Sud Sandra Mastella, moglie di Mastella. E sul nome di «lady Mastella» c'è un precedente simpatico. Quando nel gennaio 2021, Matteo Renzi decise di mandare a casa il governo Conte, Sandra Mastella votò la fiducia all'esecutivo guidato dal leader del M5s, mollando Forza Italia. Un cambio di casacca che suscitò battute velenose proprio da parte di Renzi: «Oggi è nato il governo Conte-Mastella». La replica del politico di Ceppaloni fu violentissima. Tre anni dopo il capo di Iv cambia idea e di Lady Mastella dice: «Un nostro simbolo». Miracolo pre-Europee. Azione e Italia Viva le provano tutte pur di sfondare la soglia del 4 per cento. E si vocifera, sempre nel fronte centrista, di un clamoroso avvicinamento tra De Luca e Italia Viva.

Il governatore della Campania dovrebbe mobilitare le sue truppe cammellate in sostegno di Nicola Caputo, assessore regionale schierato dai renziani per le Europee.

Commenti