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"Cambio sesso anche per bambini e adolescenti": le richieste del Consiglio d'Europa

Il monito agli Stati membri è contenuto in un rapporto che invita ad agevolare il cambio di sesso anche per i minori e rimuovere l'obbligo di scegliere il genere nei documenti

"Cambio sesso anche per bambini e adolescenti": le richieste del Consiglio d'Europa

C'è una strana attribuzione di priorità da parte del Consiglio d'Europa, che mentre si cercano soluzioni contro la siccità e si cerca di limitare l'azione di Vladimir Putin per evitare una guerra mondiale e, nel frattempo, si fronteggiano anche una crisi economica ed energetica, chiede il cambio di sesso anche dei minori. È questa la richiesta che è stata rivolta con un rapporto in cui si evidenzia che la rimozione di tutti gli ostacoli che si frappongono al pieno riconoscimento legale del genere scelto da una persona è lenta e che bisognerebbe rendere accessibile anche ai minori questa possibilità, sulla base della valutazione di quale sia il loro miglior interesse. Ma non è tutto, perché il Consiglio d'Europa ha anche suggerito di rimuovere l'obbligo di scegliere tra genere femminile e maschile per l'identificazione sui documenti.

Continuano le battaglie ideologiche in Europa e dopo le ragazze velate scelte come simbolo per i giovani europei, ecco che si avanzano anche proposte per agevolare il cambio di sesso nei giovani minorenni. Il documento è piuttosto particolareggiato in tal senso e invita gli Stati ad abolire la necessità di sottoporsi a qualsiasi trattamento medico, compresa la sterilizzazione, prima di poter cambiare sesso. La transizione è un processo altamente complesso, che per la legge dev'essere effettuato dietro strettissimo controllo medico e psicologico, al quale si arriva solamente dopo la certezza che quello è ciò che realmente la persona desidera. E queste sono mere valutazioni mediche e psicologiche, che non possono essere allentate per la salute dello stesso individuo.

Il rapporto del Consiglio d'Europa, inoltre, da un lato sottolinea l'impegno dei Paesi sulla questione del riconoscimento legale del genere, anche se restano dei Paesi dove questo non è successo, o si sono registrati passi indietro. In particolare il documento mostra che 39 Stati membri del Consiglio d'Europa, tra cui l'Italia, hanno misure legali o amministrative che assicurano il cambio legale di genere, mentre altri 7, Albania, Andorra, Armenia, Azerbaijan, Principato di Monaco, Macedonia del Nord, e San Marino, non le hanno. In Italia, come in altri 27 Stati, la persona deve sottoporsi a un esame psicologico, e il nostro Paese, indica il rapporto, è anche tra i 24 Stati che obbligano chi cambia sesso a un intervento medico, nonostante il documento evidenzi che nel 2015 sia la Corte di Cassazione che la Corte Costituzionale si siano espresse in senso opposto.

Il nostro Stato rientra anche tra i 17 che permettono ai minori di cambiare sesso, anche se con restrizioni, mentre Malta e Lussemburgo non hanno posto alcun limite d'età.

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