Elezioni Regionali 2020

La "battaglia" della Campania: perché lo "sceriffo" può cadere

In Campania si ripete per la terza volta l’eterna sfida tra l'attuale governatore Vincenzo De Luca e l'ex presidente forzista Stefano Caldoro

La "battaglia" della Campania: perché lo "sceriffo" può cadere

In Campania si ripete l’eterna sfida tra Vincenzo De Luca e Stefano Caldoro con il governatore dem che parte con il favore dei pronostici. De Luca è riuscito nell’impresa di riunire attorno a sé tutto il centrosinistra: il Pd, il Psi, i renziani di Italia Viva, Centro Democratico, +Campania in Europa, Europa Verde-DemoS. Lo storico ex sindaco di Salerno godrà anche dell’appoggio di 8 liste civiche: Lega per l’Italia-PRI, Liberaldemocratici e Moderati, Noi Campani (la lista creata da Clemente Mastella), Democratici e Progressisti, De Luca Presidente, Campania Libera, Fare Democratico-Popolari, Davvero Sostenibilità e Diritti-Partito Animalista, Per le Persone e la Comunità.

De Luca, in tutto il periodo del lockdown, ha accresciuto notevolmente la sua popolarità con le sue invettive contro i campani che non rispettavano norme anti-Covid e le limitazioni imposte dalla quarantena. Ma non solo. Sono state numerose anche le dichiarazioni iper-critiche contro la Regione Lombardia e soprattutto contro il leader della Lega, Matteo Salvini.

Gli sfidanti di Vincenzo De Luca

Stefano Caldoro, ex ministro nel terzo governo Berlusconi ed ex presidente della Regione Campania dal 2010 al 2015, si ricandida per la terza volta consecutiva sostenuto da tutto il centrodestra: Forza Italia, Lega, FdI, Caldoro Presidente-UdC, Alleanza di Centro, Identità Meridionale-Macroregione Sud. Il M5S, invece, ricandida Valeria Ciarambino, consigliera regionale uscente. I candidati outsider sono: Giuliano Granato (Potere al Popolo), Giuseppe Cirillo (Partito delle Buone Maniere), Sergio Angrisano (Terzo Polo), Gabriele Nappi (Naturalismo) e Luca Saltalamacchia (Terra).

I risultati precedenti e i sondaggi attuali

Nel 2015 De Luca vinse le Regionali ottenendo il 41% contro il 38,3% del governatore uscente Caldoro e il 17,5% della grillina Ciarambino. Nel 2010, invece, fu Caldoro a prevalere con il 54,3% contro il 43% di De Luca. Roberto Fico, attuale presidente della Camera, ottenne l’1,3%, stessa percentuale presa dall’allora segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero. Alle Regionali del prossimo 20-21 settembre, secondo un sondaggio Winpoll-Cise pubblicato dal Sole24Ore, De Luca dovrebbe ottenere il 58,6% dei voti, staccando nettamente Caldoro, fermo al 29%, mentre la Ciarambino prenderebbe solo il 9,9%. L’Istituto Ipsos, invece, attribuisce a De Luca il 50,4%, mentre Caldoro otterrebbe il 29% e la grillina Ciarambino appena il 15,8%.

Gli altri candidati sono accreditati di valori inferiori all’1% con l’eccezione di Giuliano Granata (Potere al Popolo) al 2,2%.

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