"Il simbolo dei nostri candidati si chiama Paolo Siani, correrà nella sua Napoli e sarà la novità più bella di questa campagna elettorale". A dirlo è stato ieri il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, in conferenza stampa al Nazareno. Chissà cosa penserà però il candidato simbolo dei suoi compagni di lista. Infatti, come riporta Il Fatto quotidiano, nelle liste della Campania il Pd ha messo almeno sei tra imputati e indagati per reati contro la pubblica amministrazione. E non solo.
Si parte con Piero De Luca, figlio del governatore, imputato per bancarotta fraudolenta per il crac Ifil, società satellite degli appalti del "sistema Salerno" quando il padre ne era sindaco.
Poi c'è il caso di Umberto Del Basso De Caro, capolista al plurinominale di Benevento ed Avellino per la Camera, indagato per tentata estorsione e voto di scambio. Al collegio plurinominale della Camera di Salerno spicca poi il vice sindaco di Salerno Eva Avossa, imputata per abuso d’ufficio. Ma la lista, sciorinata dal Fatto, non finisce qui.
Ci sono poi anche Nicola Marrazzo, imputato per peculato nel processo per la Rimborsopoli della Regione, e Angelo D’Agostino, ex di Scelta Civica rinviato a giudizio nel maxi processo di Roma su un presunto giro di mazzette.
Infine, c'è l’ex sindaco di Agropoli Francesco Alfieri, "imputato per omissione d’atti d’ufficio per aver lasciato in uso al ‘clan degli zingari’ tre case confiscate e nella disponibilità del Comune di Agropoli".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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