Il cane e la paperella Coppia innamorata che commuove Parigi

La città ha adottato i due «randagi» che dormono accoccolati insieme e si fanno accarezzare dai passanti

Il cane e la paperella Coppia innamorata che commuove Parigi

Quante volte abbiamo assistito alla strana comunanza tra animali di specie diverse. Ancora oggi riescono a farci commuovere le storie che infrangono l'antica leggenda metropolitana secondo cui cani e gatti non possono vivere assieme. Che tra felidi e canidi non corra buon sangue, almeno in natura, è pura verità, ma si tratta di un'ancestrale competizione biologica nella ricerca delle prede.

D'altronde la stessa cosa può valere per quella che Konrad Lorenz (il più grande etologo di tutti i tempi) chiamava «l'aggressività intraspecifica» che si manifesta addirittura tra soggetti della stessa specie. Non occorre andare a scomodare la competizione tra leopardo e ghepardo o tra iena e licaone, quando l'antilope da cacciare è una sola e la fame dei genitori e della prole diventa un insopprimibile stimolo per la sopravvivenza. Difficile, in questi casi, immaginare di vedere il ghepardo acciambellato vicino al leoncino mentre si fanno le coccole. Se desideriamo un esempio di aggressività, molto più a noi vicino, ne abbiamo uno davanti agli occhi ogni giorno. Già, proprio l'uomo e fosse almeno la fame e l'istinto di sopravvivenza a scatenarne l'aggressività. Avremmo almeno una buona giustificazione che, nella maggioranza dei casi non possiamo addurre. La nostra prole non mangia petrolio e non brama il potere dei soldi.

Con la domesticazione, molte specie animali si sono trovate a condividere gli stessi ambienti, a contatto con l'uomo, nonostante la natura avrebbe preteso non dico la conflittualità ma, quanto meno, l'indifferenza e un certo margine di lontananza. È immaginabile che prima di far convivere pacificamente, nell'aia del contadino, conigli, galline, faraone e cani (da caccia) ci sia voluto qualche sacrificio di pelo e penne, ma, col tempo, anche l'antagonismo di cani e gatti, vista l'abbondanza di cibo, si è mitigata a tal punto che risulta sempre emozionante, ma non più così raro, vedere una cagnolina che allatta gattini rimasti orfani.

Le immagini che oggi stanno pervadendo il web di una sana commozione, sono quelle catturare in un angolo della Ville Lumière, dove le luci rutilanti della sera e le prove dei fuochi artificiali annunciano «le mi-août», il ferragosto. All'incrocio di un boulevard e di una piccola strada di Parigi alcuni cittadini, che passavano ogni giorno in quel punto della città, si sono accorti di un cane che aveva in quel luogo stabilito la sua dimora. Accettava il cibo che ogni giorno qualcuno gli portava e lo si poteva vedere acciambellato dormire il sonno del giusto. Un cane «clochard» insomma, ma con tutta la dignità che i parigini riservano a quelli che noi chiamiamo frettolosamente e poco diplomaticamente «barboni». A scoprire la sorpresa sono stati alcuni iscritti al social network Reddit. Due di loro hanno visto che tra le zampe del tenero e arruffato Pastore randagio, dormiva una paperella bianca.

Li hanno fotografati in diversi momenti e in diversi atteggiamenti, il più delle volte appisolati e accoccolati uno accanto all'altro, qualche volta addirittura in posa davanti al fotografo, lei tutta bianca orgogliosa del suo bel becco giallo.

Ci voleva questa piccola favola per allietare questo crudo agosto.

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