Il cane fa pipì sul cestino: 157 euro di multa

Il primo padrone vittima di un'ordinanza del sindaco. L'ira delle associazioni

Il cane fa pipì sul cestino: 157 euro di multa

Questa volta la multa è arrivata sul serio. E mica spiccioli: 157 euro e 20 centesimi per non aver «raccolto», o meglio, lavato, la pipì del proprio cane. Altro che divieti di sosta, parcheggi selvaggio, o altre infrazioni al codice della strada. Può costarci molto più cara una fugace alzata di zampa su un cestino. La prima vittima della sfilza di ordinanze con cui sindaci da nord a sud hanno dichiarato guerra al degrado urbano, è un 44enne di Torre del Benaco, comune veronese sul lago di Garda, che si è visto infliggere la sanzione amministrativa.

I vigili urbani lo hanno pizzicato mentre i suoi due cani di mezza taglia orinavano contro un cestello vicino a un ristorante, e lui, anziché «diluire» la macchia con dell'acqua, si è allontanato. Tanto è bastato per far scattare l'infrazione che è il risultato di un'ordinanza comunale con cui il sindaco del paese, Stefano Nicotr, ha scelto il pugno duro sul decoro urbano. L'articolo quattro della norma («Istituzione divieti ed obblighi nei centri abitati e nel centro storico») adottata a luglio scorso, prevede infatti che la deiezione dei cani vada subito diluita, pena, appunto, una salata sanzione amministrativa. E il primo cittadino, di fronte alle polemiche ha rincarato la dose: «Il paese deve rimanere pulito. L'ordinanza rimane e non escludo altre iniziative». I padroni i sono avvisati: oltre al famoso sacchetto, per portare a spasso «Fido» dovranno munirsi di bottiglietta d'acqua e tenersi pronti ad agire a ogni alzata di zampa. L'uomo multato è stato ritenuto colpevole di non aver pulito la «sede stradale» dopo il passaggio dei due cani. Si indigna l'Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa): «Siamo oltre il ridicolo - dice il presidente di Aidaa Lorenzo Croce - ci appelliamo al buon senso del prefetto perché faccia recedere questo sindaco da tali assurde ordinanze una volta per tutte. Se non ci fosse una persona che deve pagare quasi 160 euro di multa direi che tutto potrebbe concludersi con una grassa risata.

Non lasceremo passare inosservata questa follia amministrativa - promette - nel caso ricorreremo al presidente della Repubblica». Ma le stesse regole sono in vigore da Muggia (Trieste), a Santa Margherita Ligure, fino a Bari, passando per Piacenza. Meglio riempire le bottiglie.

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