"Canteranno Bella Ciao alla poltrona". La profezia di Salvini

Il segretario della Lega fa un pronostico sul risultato delle elezioni: "A sinistra hanno capito che vinciamo noi e vanno a casa. Pd e 5 Stelle te li saluto, ciao belli"

"Canteranno Bella Ciao alla poltrona". La profezia di Salvini

Le elezioni politiche fissate per domenica 25 settembre sono ormai a un passo: tra sei giorni gli elettori saranno chiamati a esprimere il loro voto e Matteo Salvini non ha alcun dubbio su quello che sarà l'esito finale. L'ex ministro dell'Interno prevede che il centrodestra uscirà trionfante dalle urne a discapito della sinistra, che invece rischia di finire con le ossa rotte per percentuali che potrebbero rivelarsi assai risicate.

Il pronostico di Salvini

Il segretario della Lega, nel corso di un suo comizio a Crotone, ha avanzato una sua profezia sul responso elettorale: "Più a sinistra minacciano e insultano, più hanno capito che domenica 25 settembre vinciamo noi e vanno a casa". Nello specifico ha messo nel mirino Partito democratico e Movimento 5 Stelle che, a suo giudizio, sono destinati a subire una sonora sconfitta da parte degli elettori: "Pd e 5S te li saluto, bye bye. Ciao Belli, non 'Bella ciao'. A cantare 'Bella ciao' saranno loro, 'Bella ciao' alla poltrona. Lasciamo a sinistra le minacce, i volti scuri, la gelosia: da loro mai una proposta".

L'Autonomia e il reddito grillino

Ieri Salvini da Pontida ha firmato una sorta di patto con gli italiani, ovvero sei promesse che saranno il pilastro di un eventuale governo di centrodestra. Tra queste rientra l'Autonomia, su cui il leader leghista ha assicurato che il Sud non verrà affatto penalizzato poiché verranno riconosciuti maggiori poteri a sindaci e governatori per gestire meglio le competenze: "L'Autonomia premia chi governa bene, non toglie niente a nessuno. Una gestione diretta delle ricchezze e delle bellezze della cultura creerebbe lavoro e soldi che rimangono sui territori".

Altro tema importante riguarda il reddito di cittadinanza: la proposta della Lega non è quella di abolire del tutto la misura grillina, ma di stringere le maglie e di continuare a garantire un sostegno economico a chi non si trova nelle condizioni di lavorare.

Allo stesso tempo l'intenzione è quella di togliere il sussidio a chi rifiuta un'offerta di lavoro. "Nessuno propone di azzerarlo perché chi non può lavorare (minorenni o disabili) è giusto che venga aiutato dallo Stato. Però chi lo prende magari da 3 anni e rifiuta un'offerta di lavoro è irrispettoso che continui a riceverlo", ha spiegato Salvini.

I fantasmi russi

In caso di vittoria il centrodestra dovrebbe presentarsi unito nel proporre un nome condiviso per quanto riguarda il ruolo di presidente del Consiglio. L'accordo della coalizione prevede che al partito più votato dell'alleanza spetti l'onore di proporre il profilo per Palazzo Chigi. La sinistra ha già agitato lo spettro di Mosca, come se i fantasmi russi entrassero nella cabina elettorale per decidere le sorti del voto.

In tal senso Salvini ha replicato alle accuse dei rapporti tra la Lega e la Russia, respingendo al

mittente le strampalate tesi di chissà quali interferenze: "Il premier lo scelgono gli italiani che votano il 25 settembre. Non votano i russi, non votano i cinesi, non votano gli americani. Votano gli italiani".

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