Roma Più che un'Autorithy ora quella di Raffaele Cantone somiglia ad una Superprocura Anticorruzione. Soprattutto perché ai suoi ordini ci sarà un nucleo ad hoc della Guardia di finanza, che potrà fare tutte le verifiche sugli appalti, gli accertamenti fiscali, i controlli societari, patrimoniali, organizzativi e di governance sulle imprese, comprese quelle con sede legale all'estero.
Cantone avrà quindi per le indagini la sua polizia giudiziaria. Potrà mandare il nucleo speciale Anticorruzione delle Fiamme gialle nei cantieri e negli uffici delle società, anche per verificare il «rating di legalità» e i certificati antimafia che selezionano le imprese virtuose.
Il nuovo codice degli appalti approvato ieri dal consiglio dei ministri, ha annunciato il premier Matteo Renzi, rientra nella battaglia alla corruzione, che ha al centro la valorizzazione del ruolo dell'Anac. Autorità, assicura, che avrà le risorse necessarie. Risponde così alle proteste per l'insufficienza dei fondi di Cantone, che resta al suo posto ma non vuole armi spuntate. Le norme per la spending review impediscono di stanziare più denaro, dice Renzi, ma si troverà «comunque una soluzione».
Intanto, il capo dell'Anac allarga le sue possibilità operative utilizzando le Fiamme gialle anticorruzione, le cui sezioni istituite a livello regionale e provinciale agiranno anche capillarmente su tutto il territorio nazionale. Pensa anche a questo Renzi, quando dice che si combatterà «senza pietà, senza tregua, senza quartiere, casa per casa, la corruzione e l'evasione in questo Paese».
La circolare della Guardia di finanza, anticipata da Italia Oggi, spiega nel dettaglio i termini della collaborazione con l'Anac. Il corpo guidato da Saverio Capolupo potrà fare ispezioni nei confronti delle stazioni appaltanti, degli operatori economici, delle pubbliche amministrazioni e delle società partecipate sull'affidamento e l'esecuzione di lavori, servizi e forniture, oltre che su incarichi di progettazione.
Questa costola della polizia tributaria agirà con i «poteri d'indagine» che le sono stati conferiti, per gli accertamenti sull'Iva e le imposte sui redditi. I controlli potranno essere portati avanti utilizzando «in totale autonomia» anche i mezzi telematici.
Il capo dell'Anticorruzione, in sostanza, potrà
ordinare indagini finanziarie mirate per il tema degli appalti, che finora rientravano tra le verifiche tributarie. E i militari ai suoi ordini avranno un potere molto ampio, grazie alle nuove regole del codice degli appalti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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