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Capodanno, il Viminale: "Controlli straordinari". Lo sci slitta a febbraio

Piscine e palestre: ritorno solo a fine gennaio. Scuole aperte il 7, ok del Cts. I dubbi dei presidi

Capodanno, il Viminale: "Controlli straordinari". Lo sci slitta a febbraio

Attenzione a sgarrare nella notte di Capodanno. Il Viminale per domani sera ha infatti annunciato controlli mirati in tutta Italia. In giro per le principali città italiane le forze dell'ordine vigileranno affinché gli italiani rispettino le regole imposti dal Dpcm del governo. Particolare attenzione sarà data agli spostamenti «e alla presenza di più di due persone a bordo delle auto». Le verifiche si concentreranno sulle segnalazioni di assembramenti in «luoghi privati non autorizzati, attività di locali apparentemente chiusi ma aperti a feste private, in ville o in Bed & Breakfast affittati per l'occasione, nonché l'esplosione di fuochi d'artificio». Per chi sgarrerà sono previste multe salatissime, fino a mille euro.

Nei giorni scorsi le forze di polizia sono state impegnate in controlli su tutto il territorio nazionale, soprattutto nei giorni della Vigilia, di Natale e Santo Stefano. Come riporta l'Agi, secondo quanto appare sul sito del ministero dell'Interno, i controlli «sono stati complessivamente 328.976, effettuati dal 24 al 27 dicembre, giorno in cui tutto il territorio nazionale è stato dichiarato zona rossa. Le persone controllate sono state 282.940, di cui 3.732 sanzionate e 31 denunciate per aver violato la quarantena. Effettuate anche 46.036 verifiche su attività ed esercizi commerciali che hanno portato a sanzioni nei confronti di 169 titolari di attività e a 141 provvedimenti di chiusura. Durante tutta la settimana dal 21 al 27 dicembre i controlli sono stati oltre 684 mila (+3,4% rispetto alla settimana precedente). Sono state 595.757 le persone controllate (+6,3%), di cui 5.726 sanzionate e 77 denunciate per violazione della quarantena. Le verifiche su attività ed esercizi commerciali sono state 88.487; 335 i titolari sanzionati e 178 i provvedimenti di chiusura».

Per quanto concerne la ripresa delle attività a fine festività, le lezioni in presenza a scuola dovrebbero riprendere il 7 gennaio. Il Cts ieri ha dato l'ok, anche in considerazione delle ultime valutazioni dell'Unione europea secondo cui gli istituti scolastici non costituiscono un luogo pericoloso per il contagio. «Chiediamo agli esercizi commerciali di aprire più tardi - spiega il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli - per alleggerire la pressione sui trasporti al mattino e consentiamo ai ragazzi di andare a scuola alle 8. La ripresa non è a rischio. Ma le criticità sono molte. I trasporti non sono stati potenziati, e il prezzo lo pagheranno alla fine il personale scolastico, gli studenti e le loro famiglie, con i turni di ingresso a scuola scaglionati». Per Giannelli, «se si vuole mettere davvero al centro dell'azione politica la scuola, come si sta dicendo, poi bisogna comportarsi di conseguenza, e fare in modo che il sistema dei trasporti funga da strumento per consentire ai cittadini, e in particolare agli studenti, di svolgere le loro attività»

Qualche problema in più per quel che riguarda le palestre, la cui attività dovrebbe riprendere solo a fine gennaio. Il ministro allo Sport Vincenzo Spadafora ha chiarito che si sta lavorando con il Cts. «È un obiettivo raggiungibile - ha detto - dobbiamo vedere i dati. Credo sia assolutamente possibile riaprire entro la fine gennaio palestre, centri danza e piscine». Qualche speranza anche per la riapertura degli impianti da sci, che per il ministro potrebbero riprendere la loro attività prima del 7 febbraio. «L'apertura - ha detto Spadafora - dipende dai dati che ci saranno in questi giorni».

Ma la valutazione, è l'indicazione del Cts, sarà affrontata nella prima decade di gennaio.

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