Carola si assolve e querela «Salvini insulta, rifarei tutto»

La 31enne tedesca lancia l'azione contro il ministro E svela: «Mi sono sentita sola, importante salvare vite»

P rima porta migranti in maniera illegale in Italia, forzando un blocco navale, poi con la sua imbarcazione mette a rischio la vita degli uomini della Guardia di Finanza, rischiando di schiacciare la motovedetta contro la banchina del porto di Lampedusa, quindi viene arrestata, i magistrati italiani ne ordinano la scarcerazione e ora lei decide di querelare il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che addirittura l'avrebbe diffamata.

Carola Rackete, la comandante della Sea Watch 3, ha dato mandato ai suoi legali di denunciare il titolare del Viminale. «Non è facile raccogliere tutti gli insulti che Salvini ha fatto in queste settimane e anche le forme di istigazione a delinquere, cosa che è ancora più grave se fatta da un ministro dell'Interno» ha spiegato ieri l'avvocato della Rackete, Alessandro Gamberini, a Radio Cusano Campus. «Nel circuito di questi leoni da tastiera ha detto ancora - abituati all'insulto, è lui che muove le acque dell'odio. Una querela per diffamazione è il modo per dare un segnale. Quando le persone vengono toccate nel portafoglio capiscono che non possono insultare gratuitamente». La risposta di Salvini è arrivata secca: «Infrange leggi e attacca navi militari italiane, e poi mi querela. Non mi fanno paura i mafiosi, figurarsi una ricca e viziata comunista tedesca! Bacioni». E ancora: «Non vedo l'ora di essere denunciato da una che ha infranto le leggi e ha rischiato di ammazzare dei militari italiani. Non vedo l'ora di incontrarla in tribunale, così almeno la vedo. Mi toglierei quella soddisfazione».

La Rackete, benché fuori dal carcere, è comunque indagata. Gamberini ha proseguito chiarendo: «Io mi sono subito affrettato a dire che abbiamo vinto una battaglia, ma non la guerra. Il procedimento continua. Carola è tornata libera senza alcuna limitazione e il giudice ha sgombrato il campo dalla possibilità che quella della Guardia di Finanza possa essere considerata nave da guerra».

Ieri la «capitana» tedesca in alcune interviste rilasciate ai media nazionali e internazionali ha chiarito: «La politica di Salvini ha violato i diritti umani: il suo modo di esprimersi è irrispettoso, non è appropriato per un politico di alto livello». E ha specificato che il vicepremier «rappresenta un fenomeno, l'avanzata dei partiti di destra, che sfortunatamente si sta verificando in tutta Europa, Germania e Gran Bretagna incluse, e che parla di immigrazione senza essere supportata dai fatti. Spero di tornare presto sul mare, perché è lì che c'è bisogno di me». Si è quindi giustificata dicendo che l'equipaggio «ha inviato rapporti medici giornalieri sulle condizioni dei soccorsi, anche al Centro di soccorso italiano a Roma, ma nessuno ha ascoltato, nessuno ha risposto».

Ha attaccato poi il suo Paese: «Mi sono sentita lasciata sola dal governo di Berlino. Credo che a livello nazionale e internazionale nessuno volesse davvero aiutare.

Si sono sempre passati la patata bollente, mentre avevamo ancora 40 sopravvissuti a bordo». Per lei «le vite delle persone contano di più di qualunque gioco politico, se mi trovassi ancora nella stessa situazione non ho dubbi: rifarei tutto».

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