La casa "dimenticata" costa due punti a Sala

Il candidato della sinistra cala nei sondaggi per il caso St. Moritz. E ora con Parisi è testa a testa

La casa "dimenticata" costa due punti a Sala

Milano - Beppe Sala racconta che in questo momento è impegnato a «girare per i quartieri e scrivere il programma elettorale». Lo presenterà il 14 maggio e fino a quel momento, ha spiegato ieri su La7 il candidato sindaco del Pd «voglio dare il mio timbro alla campagna, senza buttarla sulla politica. Poi venga pure Matteo Renzi». Secondo un'altra versione dei fatti invece il premier avrebbe sempre meno voglia di mettere la faccia su una partita che pensava chiusa dopo le primarie, prima della discesa in campo di Stefano Parisi per il centrodestra, e diventando invece sempre più critica. Ci mancavano le ultime rivelazioni sulla casa a Pontresina, in Svizzera, a due passi da Sankt Moritz, che Sala da commissario Expo ha «dimenticato» di inserire nell'autocertificazione prevista dal «Decreto trasparenza». Pare che il segretario Pd sia molto irritato per la piega che sta prendendo la competition milanese. Ieri Dagospia svelava un sondaggio che vedrebbe ormai Parisi e Sala testa a testa: l'ultimo scandalo ha fatto perdere altri due punti al manager renziano. E a sinistra ha creato (nuovi) mal di pancia la cena elettorale con i banchieri della City organizzata a Londra da Davide Serra, fondatore di Algebris e amico e finanziatore di Renzi. L'hanno chiamata la cena delle Cayman, facendo riferimento alle società aperte da Serra nelle isole del paradiso fiscale. «Chiunque capisce di economia e finanza conosce il lavoro di Serra. Gli è stato messo addosso un aspetto folkloristico ma è un grande finanziere. Io sarò suo ospite ma incontrerò una parte della comunità milanese che vive a Londra e che vuole ascoltarmi» ha tagliato corto Sala.

Dopo Sankt Moritz e banchieri, per arginare la fuga dell'elettorato di sinistra il «compagno» Sala ha dovuto sbianchettare Massimo Ferlini, vicepresidente della Compagnia delle opere, dalla lista civica che presenta proprio oggi.

«No a uomini di Cl nelle liste» aveva alzato i paletti Sel per rimanere nella coalizione. Ma Sala non può rinunciare alla «quota ciellina»: se il nome di Ferlini era troppo pesante politicamente, al suo posto arriva Carmelo Ferraro, dirigente dell'Ordine degli avvocati.

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