Cronache

A casa Zanardi è già Natale. "Alex è qui, sta combattendo"

È sulla carrozzina, segue cure e riabilitazione: "Sarà un percorso lungo, ma sta facendo progressi costanti"

A casa Zanardi è già Natale. "Alex è qui, sta combattendo"

Non è solo un regalo di Natale, ma un dono, una speranza, l'ennesimo colpo di scena di Alex Zanardi, che in questi anni ci ha abituato a imprese prodigiose. Alex è tornato a casa, e questa è la notizia più bella. A un anno e mezzo dallo spaventoso incidente in handbike, il pluricampione paralimpico ha lasciato da qualche settimana l'ospedale e adesso, ha rivelato ieri mattina la moglie Daniela sul sito di Bmw Italia di cui l'ex pilota di F.1 è ancora Brand Ambassador, proseguirà la riabilitazione circondato dall'affetto e dall'amore della sua famiglia.

«Alex ha potuto lasciare l'ospedale qualche settimana fa e ora è tornato a casa con noi ha scritto ieri la moglie di Zanardi -. Abbiamo aspettato a lungo che ciò accadesse e siamo molto felici che sia stato possibile ora, anche se in futuro ci saranno ancora dei soggiorni temporanei in cliniche speciali per effettuare misure di riabilitazione specifiche sul posto».

Zanardi a casa: la notizia ha aperto la cerimonia di consegna dei Collari d'Oro all'Auditorium Parco della Musica a Roma. «Una notizia meravigliosa per il nostro mondo», ha detto felice il presidente del Coni, Giovanni Malagò. «Una notizia splendida in una giornata che oggi (ieri per chi legge, ndr) incorona gli atleti che hanno reso grande la nostra Italia», ha aggiunto la sottosegretaria allo sport, Valentina Vezzali. «È il più bel regalo di Natale che potessimo ricevere», ha aggiunto con sincera commozione il numero uno del Cip, Luca Pancalli.

Il 19 giugno del 2020, a Pienza, mentre con la sua handbike Alex seguiva la staffetta di Obiettivo Tricolore, ultimo fra gli eventi che aveva pensato per il Progetto Obidettivo3, si è schiantato frontalmente con un camion riportando gravissime ferite alla testa e danni neurologici importanti. Ne sono seguite diverse operazioni, ricovero e riabilitazione.

«Il recupero continua ad essere un processo lungo ammette la signora Zanardi -. Il programma di riabilitazione condotto da medici, fisioterapisti, neuropsicologi e logopedisti ha permesso progressi costanti. Naturalmente, le battute d'arresto ci sono e possono ancora verificarsi. A volte bisogna fare due passi indietro per farne uno in avanti. Ma Alex dimostra ripetutamente di essere un vero combattente. Dopo il lungo periodo in ospedale aggiunge - è importante per lui tornare dalla sua famiglia e nel suo ambiente familiare. Bisogna anche considerare che, a causa della situazione pandemica, per un anno e mezzo Alex ha avuto intorno a sé solo persone con mascherine e dispositivi di protezione». E ancora: «Alex non ha incontrato amici e parte della famiglia per un anno e mezzo. Solo io, nostro figlio e la madre potevamo fargli visita, ma sempre solo una persona al giorno e solo per un'ora e mezza. Tutto questo non ha contribuito a rendere la situazione più facile per lui», ha precisato la moglie.

E ancora: «Siamo molto grati al personale medico delle cliniche in cui è stato curato. I medici, il personale sanitario, i terapeuti e tutti coloro che sono coinvolti hanno fatto tanto per Alex e continuano ad accompagnarci nella sua riabilitazione. Nelle cliniche Alex è in ottime mani, ma la sua casa è ancora la sua casa».

Alex Zanardi, 55 anni, aveva perso le gambe in un terribile incidente al Lausitzring nel 2001, ma una volta uscito dall'ospedale non ha mai perso la voglia di correre e porsi nuove sfide. Con la handbike ha conquistato 4 ori e due argenti paralimpici, diventando un simbolo e un punto di riferimento per chi, come lui, si è trovato a dover fare i conti con il destino avverso.

Oggi una nuova sfida, una nuova tappa, un nuovo Natale: il più bello.

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