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Casaleggio "spara" su Conte: "Vuole un partito del '900"

Il figlio del co-fondatore dei pentastellati, interviene sulla trattativa in corso tra l’ex premier e il garante Beppe Grillo

Casaleggio "spara" su Conte: "Vuole un partito del '900"

Davide Casaleggio, figlio del co-fondatore del Movimento 5 Stelle, interviene sulla trattativa in corso tra l’ex premier Giuseppe Conte e il garante dei pentastellati Beppe Grillo. Sul futuro ancora troppe incertezze regnano sovrane per un gruppo politico che attendere di prendere una direzione precisa. Pur mantenendo le distanze da entrambi, Casaleggio sembra essere maggiormente d’accordo con l’ex “socio” del padre, anche perché non condivide per nulla il progetto dell’ex presidente del consiglio. “Conte – dice a Radio Capital – vuole un’organizzazione sul modello dei partiti del Novecento”. Una frase che suona come netta bocciatura per Conte.

Casaleggio sottolinea, ancora una volta, come il Movimento 5 Stelle si stia trasformando in qualcosa di diverso in questo ultimo anno. “In precedenza – continua – i principi erano ben chiari, oggi meno e per questo ne ho preso le distanze”. Oggetto del disappunto del figlio dell’ex co-fondatore dei 5 Stelle, lo statuto sbandierato da Conte e tenuto segreto in questi mesi, uno strumento che fa temere un’organizzazione di vecchio stampo, ormai superata dai tempi. Per Casaleggio, quello che resta del Movimento ormai è solo il simbolo, poiché l’obiettivo dichiarato è quello di dare una nuova “anima” ai pentastellati.

A finire sotto la lente d’ingrandimento, per esempio, è la regola dei due mandati, su cui è fondato il Movimento. Un principio teso a salvaguardare la massiccia partecipazione della cittadinanza alla politica attiva. Grillo su questo punto è dell’idea di continuare a mantenere saldo lo statuto, altri la pensano diversamente. Un elemento di novità negativo per Casaleggio è, senza dubbio, il divorzio con la piattaforma Rousseau, oltre alla fuoriuscita di diversi parlamentari, come Alessandro Di Battista, dopo la decisione di sostenere il governo Draghi.

È senza dubbio uno dei momenti più difficili per il Movimento 5 Stelle. “Durante quest'anno sono state commesse una serie di violazioni di principi e regole che hanno sempre caratterizzato il M5S e che hanno attratto tante persone.

Ma se questi principi vengono meno, le persone si disaffezionano”, spiega Casaleggio.

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