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Casaleggio jr. ammette: "Iacoboni è un meschino. Ho detto no al suo ingresso"

Davide Casaleggio spiega la sua versione dei fatti sull'allontanamento, sabato scorso a Ivrea, del giornalista de La Stampa, Jacopo Iacoboni

Casaleggio jr. ammette: "Iacoboni è un meschino. Ho detto no al suo ingresso"

"In un evento per ricordare il pensiero e gli ideali di mio padre, mi sono chiesto se lui avrebbe voluto che ci fosse una persona tanto meschina. E sulla risposta non ho avuto alcun dubbio". Lo scrive sulla sua pagina Facebook Davide Casaleggio, ideatore e direttore dell'Associazione dedicata al pensiero del padre Gianroberto e presidente della Casaleggio Associati, spiegando la sua versione dei fatti sull'allontanamento, sabato scorso a Ivrea, del giornalista de La Stampa, Jacopo Iacoboni.

"A quasi due anni dalla scomparsa di mio padre, insieme ad amici e collaboratori abbiamo organizzato Sum#02 per mettere in pratica una cosa che lui ci esortava sempre a fare: Capire il futuro. Il nostro intento è sempre stato quello di organizzare un evento a cui avrebbe voluto partecipare anche lui. Un evento che nella pratica ha riscosso un grande successo e che è stato particolarmente apprezzato per la qualità dei relatori presenti sul palco e per i loro interventi. Eppure con un certo stupore i media si sono soffermati sul mancato accesso di un giornalista, quello famoso per la storia di Beatrice di Maio, una fantomatica persona a suo dire stipendiata da me per screditare il Pd, poi rivelatasi la moglie di Brunetta. I contenuti, le esperienze e gli scenari futuri raccontati dai relatori sono stati messi da parte per un presunto attentato all'informazione libera o addirittura alla democrazia", sottolinea ancora Casaleggio jr.

Che poi scrive: "Ma cosa è successo veramente a Sum#02? È un evento serio, che richiede la registrazione dei partecipanti. Di tutti, compresi naturalmente anche i giornalisti. Oltre 70 giornalisti rappresentanti di decine di testate, comprese tutte quelle che non hanno mai risparmiato pessime critiche nei miei confronti, si sono registrati con la massima correttezza nei giorni precedenti all'evento e sono stati accreditati a seconda dei posti disponibili per ogni testata. A evento iniziato, si presenta all'ingresso il giornalista di Beatrice di Maio, che non aveva mai fatto richiesta di accredito, già provvisto di un badge riservato solo ai relatori. Perché tutti i giornalisti devono accreditarsi obbligatoriamente mentre lui può essere al di sopra delle regole? Alla domanda se volessi chiudere un occhio, ho ripensato alle parole di mio padre di due anni prima. Era il 7 aprile 2016: "Lo sciacallo Iacoboni usa il pretesto delle mie condizioni di salute, note da tempo, per inventare retroscena inesistenti e fuori dalla realtà sulla gestione del MoVimento 5 Stelle e schizzare veleno sui portavoce".

Questa fu l'ultima dichiarazione pubblica di Gianroberto Casaleggio che scomparve solo 5 giorni dopo", conclude il figlio Davide nel suo post.

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