Battisti, Torregiani: "Renzi risolva o risarcisca". Via al sit in a Palazzo Chigi

Il figlio di una delle vittime, ora in sedia a rotelle: "Felicitazioni per le nozze del terrorista. Ho cercato 20 volte la segreteria di Renzi ma non mi ha mai risposto"

L'ex terrorista Cesare Battisti
L'ex terrorista Cesare Battisti

"Felicitazioni a Battisti che festeggia la luna di miele". Sono parole cariche di rabbia e sassegnazione quelle di Alberto Torregiani, costretto sulla sedia a rotelle dal terrorista dei Pac Cesare Battisti in un agguato che costò la vita al padre.

Non ne può più. Vuole gettare al vento la diplomazie. Sono troppi 36 anni per aspettare giustizia. Ora Torregiani è pronto a scendere in piazza per obbligare il governo Renzi a a intervenire sull'estradizione del terrorista. Altrimenti farà causa allo Stato per ricevere il giusto risarcimento.

"Sono due mesi" che Torregiani cerca di contattare il presidente del Consiglio Matteo Renzi "perché si occupi del caso Battisti. Io sono una vittima e ho tutto il diritto, acquisito sulla mia pelle, e in questo senso una risposta sarebbe una forma di 'gentilezza' che il governo dovrebbe avere. Ho cercato almeno 20 volte la sua segreteria e non l'ho mai trovato". Esasperato, scenderà in piazza: "Sono pronto ad aspettarlo ad oltranza sotto Palazzo Chigi - dice - Voglio parlare direttamente con Renzi, ma deve essere lui a venire da me: io pretenderò quel passo, pretenderò che sia lui a uscire da quel Palazzo per venirmi incontro e ascoltarmi".

Un passo che troppe volte le isitituzioni non gli hanno riconosciuto, lasciando impunito quel terrorista libero in terra brasiliana. Torregiani avvisa: "Non mi accontenterò di una stretta di mano o di una promessa, io pretendo che Renzi mi inviti al tavolo per pianificare come risolvere il caso Battisti". "Non ho nulla da perdere - ha aggiunto - vado e sto a oltranza finché non ottengo su carta intestata una soluzione".

Sul terrorista dei Pac pende un ordine di espulsione disposto da un giudice federale brasiliano, ma l'Italia sta aspettando la sentenza di appello. Se anche questa volta dovesse andare male, Torregiani farà ricorso contro lo Stato: "Sono pronto - afferma - a citare lo Stato per inadempienza perché sta violando la Costituzione, il mio diritto a essere risarcito".

E non c'è spazio per ulteriori mediazioni: "Questa è l'ultima spiaggia: se non ci sarà una soluzione, pretenderò un risarcimento e non mi interessa da chi arriveranno i soldi".

Torregiani è pronto anche a fare un passo oltre: "Non escludo anche di incontrare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella".

Dopo 36 anni, in fondo, chiede solo che l'uomo che ha ucciso suo padre e lo ha obbligato a vivere in sedia a rotelle finisca lì dovre sarebbe dovuto essere da tempo: in galera.

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